RIAPERTURE, DRAGHI: “IL GOVERNO HA PRESO UN RISCHIO RAGIONATO”
«Con la decisione di oggi il governo ha preso un rischio, un rischio ragionato – ha precisato Draghi – fondato sui dati che sono in miglioramento. Ma non in miglioramento drammatico. Sono in miglioramento. Questo rischio, che sicuramente incontra le aspettative dei cittadini, si fonda su una premessa: che questi provvedimenti siano osservati scrupolosamente: con mascherine, distanziamenti, e occorrerà una sensibilizzazione particolare da parte delle Regioni, delle autorità e delle forze dell’ordine. In questo modo questo rischio ragionato si traduce in un’opportunità straordinaria».
(AGGIORNAMENTO DELLE 16.05)
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Giornata cruciale quella di oggi in cui, oltre alla valutazione dei nuovi dati sull’andamento della pandemia, il governo parlerà di riaperture. Non è escluso che proprio oggi il premier Mario Draghi comunicherà le decisioni in merito alle attività che potranno riaprire, spiegando come e quando. In ogni caso il nuovo decreto (con scadenza il 30 aprile) sarà messo nero su bianco la prossima settimana ed entrerà in vigore dai primi giorni di maggio o forse – se i dati lo permetteranno – anche da qualche giorno prima.
LE RICHIESTE DELLE REGIONI
Le Regioni hanno proposto alcune regole per far ripartire il Paese, anche nelle zone rosse. E ora le linee guida per le riaperture delle attività, lanciate dai governatori, andranno al vaglio del Comitato Tecnico Scientifico e infine dell’Esecutivo. Tra queste: due metri di distanza all’interno di palestre, cinema, teatri e nei ristoranti, dove sarebbe vietata la consumazione al banco dopo le 14.
RIAPERTURE: LE INDISCREZIONI
In attesa di conoscere le decisioni ufficiali, è possibile ragionare solo sull’orientamento del governo. Da quanto si apprende l’intenzione sarebbe prima di tutto di riaprire da maggio tutte le scuole di ogni ordine e grado. Sembra che con il mese di maggio ci sia il ritorno della zona gialla, ad oggi “abolita”, e ci sia intenzione di riaprire i ristoranti uno step alla volta.
Si partirebbe da maggio (o forse prima) con apertura solo a pranzo e solo all’aperto, per poi via via arrivare a fine maggio con apertura serale e coprifuoco posticipato. Sembrano procedere di pari passo anche i bar, che dovrebbero riaprire insieme ai ristoranti ma fino alle 16, per poi dire addio all’orario limite alla fine del mese prossimo.
Sembra che il governo abbia intenzione di riaprire anche palestre e cinema e teatri al chiuso e – da quanto trapela fino ad ora – pare non passi l’ipotesi dei tamponi da eseguire il giorno prima per poter assistere a uno spettacolo. Per poter tornare allo stadio, alle fiere o ai concerti si parla di giugno, tanto che sono molti i cantanti in attesa di poter svolgere finalmente il tour che hanno spiegato di essere pronti a ripartire ma in attesa delle conferme da parte del governo.
Anche i matrimoni sono tra i settori al palo che attendono notizie ufficiali. Si parla del mese di maggio per la ripartenza, forse fine aprile, e il governo sta studiando i protocolli presentati per stabilire come rendere possibili i ricevimenti.