AGGIORNAMENTI (ore 9.30)
“In merito all’ordinanza regionale sull’apertura della mobilità interregionale si precisa che il divieto di circolare con una temperatura superiore a 37,5 è già previsto dal Dpcm del 26 aprile 2020. L’ordinanza regionale si limita a ribadire tale prescrizione stabilita dal Governo non ad istituirla. L’ordinanza regionale rafforza le misure di contact tracing prendendo in carico il cittadino qualora sia riscontrata una temperatura maggiore del 37,5 e avviando i controlli preposti”. Lo precisa la Regione Lazio in una nota stampa.
COSA SUCCEDE SE SI HA LA FEBBRE (PERSONE NON RESIDENTI NEL LAZIO)
«Il passeggero residente in regioni diverse dal Lazio che, allo sbarco, presenta temperatura maggiore di 37,5°C, contatta il numero unico regionale dedicato 800.118.800 che, all’occorrenza, attiva il SISP di competenza territoriale per la presa in carico, l’eventuale apertura della procedura di isolamento e per l’effettuazione del test molecolare, anche attraverso l’accesso presso le sedi regionali “drive in”», spiega la Regione Lazio in una nota stampa. «Fino all’esito del test diagnostico molecolare la persona è tenuta a restare in isolamento presso il proprio domicilio, osservando le note misure di distanziamento sociale, di igiene e di protezione».
COSA SUCCEDE SE SI HA LA FEBBRE (PERSONE RESIDENTI NEL LAZIO)
«Il passeggero residente nel Lazio che non ha effettuato l’imbarco, ovvero il passeggero residente che allo sbarco presenta temperatura maggiore di 37,5° C, deve contattare il proprio medico di medicina generale o pediatra di libera scelta per segnalare la sintomatologia e per la conseguente presa in carico secondo le modalità stabilite dalle linee guida regionali». Queste le disposizioni per chi è residente nel Lazio.