Arrestati dai Carabinieri i responsabili dell’agguato avvenuto ad Ostia il 6 marzo 2021. Ordinanze cautelari per tre persone: due uomini sono stati trasferiti in carcere e una donna ai domiciliari. I tre sono accusati del tentato omicidio di un 38enne.
OSTIA, UN COLPO DI PISTOLA PER UN SALUTO A UNA RAGAZZA
Secondo quanto ricostruito nel tardo pomeriggio del 6 marzo, all’esterno di un esercizio pubblico situato in piazza Calipso di Ostia, la vittima ha salutato una ragazza con toni confidenziali. La donna, apparentemente rimasta impassibile, è salita a bordo di una vettura e si è allontanata. Subito dopo, il fidanzato della ragazza, insieme ad un altro uomo, è ritornato sul luogo con una pistola calibro 7.65 e, dopo avere nuovamente incrociato la vittima, gli ha intimato di chiedere scusa alla propria fidanzata, esplodendogli contro un colpo di pistola, che lo ha preso al torace.
LA VITTIMA SI È SALVATA PER MIRACOLO
In seguito all’evento criminoso l’esecutore, la ragazza e il complice, incuranti delle condizioni in cui versava la vittima, si sono velocemente dileguati, facendo perdere le loro tracce. Il ragazzo, ferito dal colpo di arma da fuoco, si è fatto accompagnare da un amico all’ospedale G.B. Grassi di Ostia, dove i sanitari l’hanno subito soccorso. Si è salvato per un caso fortuito, visto che il colpo di pistola aveva fortunatamente solo lambito gli organi vitali.
INDAGINI DIFFICILI: NESSUNO PARLAVA
L’attività investigativa dei Carabinieri per chiarire i contorni della vicenda è stata complessa, soprattutto perché, sebbene il fatto fosse accaduto in strada, nessuno ha informato le forze dell’ordine dell’evento né fornito informazioni utili per la ricostruzione dell’episodio.
DUE ARRESTATI VICINI A PERSONAGGI DELLA MAFIA AUTOCTONA DI OSTIA
Durante l’indagine, uno degli esecutori materiali del tentato omicidio è stato arrestato in flagranza, perché trovato alla stazione Termini mentre si aggirava con un revolver carico, con 6 proiettili nel tamburo. L’arma è risultata rubata a Perugia e sono in corso ulteriori accertamenti da parte del Reparto Investigazioni Scientifiche dei Carabinieri per verificare il suo eventuale uso in eventi criminosi.
I due uomini, già noti alle forze dell’ordine e vicini ai personaggi della mafia autoctona di Ostia, sono stati condotti in carcere mentre la ragazza è stata sottoposta agli arresti domiciliari, in attesa dell’interrogatorio.