La raccolta degli oli esausti è partita oggi, in sei nuovi Municipi di Roma, dedicata alle utenze domestiche dopo il progetto sperimentale già avviato nel Municipio V. Ad essere raggiunti dal servizio, secondo un cronoprogramma condiviso con i territori, sono i Municipi XIII, XV, XIV, VI, IX e IV. L’iniziativa è stata realizzata grazie al nuovo protocollo di intesa firmato con AMA e CONOE (Consorzio nazionale di raccolta e trattamento degli oli esausti) che ha voluto estendere, in maniera capillare, la raccolta degli oli esausti da utenze domestiche in tutto il territorio di Roma Capitale. In una seconda fase il servizio verrà esteso nei restanti Municipi di Roma.
OLI ESAUSTI: RACCOLTA SEMPLICE
“Con passi piccoli ma importanti stiamo cambiando approccio alla tutela dell’ecosistema in cui viviamo. Una rivoluzione che realizziamo ogni giorno nelle nostre case, imparando a fare la raccolta differenziata, modificando le nostre abitudini di consumo. Oggi, infatti, sappiamo che ciò che non usiamo più può essere riutilizzato o trasformato in qualcos’altro. Con questa iniziativa aggiungiamo quindi un tassello a questo più ampio disegno: lo facciamo in modo semplice, inserendo in molti punti della città, come i mercati rionali, contenitori dove ogni cittadino può portare l’olio utilizzato in cucina. Un metodo facile, ma soprattutto utile, molto apprezzato nei territori in cui è già stato sperimentato”, ha spiegato la Sindaca di Roma Virginia Raggi.
UN SERVIZIO CAPILLARE NEI MUNICIPI
“Il nuovo protocollo di intesa ha di fatto trasformato un progetto sperimentale, limitato solo ad alcuni municipi, in un servizio strategico rivolto a tutta la cittadinanza. I raccoglitori posizionati nei mercati e nelle sedi municipali si vanno così ad aggiungere a quelli attivi nei centri di raccolta promuovendo un modello sostenibile e partecipato. Dopo l’esperienza del Municipio V, infatti abbiamo deciso di concentrarci principalmente sui mercati rionali per l’importanza che essi rivestono nel tessuto sociale e produttivo della città, soprattutto in questo particolare periodo di pandemia”.
GESTIONE AMA
Sarà direttamente AMA ad occuparsi della raccolta con un ritorno importante per la città, sia in termini economici che ambientali. Ricordiamo che il recupero degli oli esausti evita il rischio di contaminazione delle acque che avverrebbe attraverso gli scarichi idrici e alimenta, al contempo, una filiera virtuosa destinata alla produzione di biocarburanti e glicerine per i saponi. Un esempio di economia circolare nella quale AMA deve tornare ad essere protagonista” ha aggiunto l’Assessora ai Rifiuti e al Risanamento Ambientale Katia Ziantoni.
ECCO COME SMALTIRLI
Gli oli vegetali utilizzati in cucina potranno essere conferiti negli appositi contenitori collocati sul territorio, all’interno dei mercati rionali e, dove possibile, nelle sedi municipali. Nella pagina web del Dipartimento Tutela Ambientale sarà riportata, mediante ‘qr code’, la geolocalizzazione dei siti nei quali è attivo il servizio di raccolta degli oli. Grazie inoltre al supporto del Dipartimento Comunicazione e del CONOE l’iniziativa sarà accompagnata da un’importante campagna di informazione e sensibilizzazione per i cittadini.
SUPPORTO AI MERCATI RIONALI
“Siamo fortemente impegnati per dare ogni supporto tecnico e organizzativo alle attività di raccolta degli oli vegetali esausti presso i mercati rionali di Roma. Il recupero di questo rifiuto rappresenta una enorme risorsa se oggetto di pratiche corrette, consapevoli e costruttive. È nostro dovere costruire con i cittadini e le famiglie di Roma una coscienza collettiva improntata ai principi della salvaguardia ambientale che inizia, in prima battuta, con la sottrazione di questo rifiuto a pericolose abitudini di dismissione incontrollata. Se recuperato e rigenerato invece, anche l’olio delle cucine dei cittadini romani può diventare biodiesel. Una riconversione di un rifiuto che è un esempio concreto di quella che chiamiamo economia circolare”, ha chiarito il Presidente del CONOE Tommaso Campanile.