Il Direttore Generale di Fiera Roma, Pietro Piccinetti, un lungo passato nella Olivetti, oggi anche Vicepresidente AEFI, l’Associazione Esposizioni e Fiere Italiane, ci ha parlato di come il settore fieristico stia vivendo le prime riaperture e di quali sfide si prepara ad affrontare Fiera Roma.
Direttore, come avete vissuto questo anno e mezzo e quali prospettive ci sono per il futuro?
“Devo dire che lo abbiamo vissuto malissimo, il nostro è stato sicuramente il settore più colpito perché siamo stati praticamente chiusi da marzo scorso fino ad ora. Come Fiera Roma siamo ripartiti con il mega concorso per Roma Capitale e poi abbiamo moltissimi appuntamenti nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, ma credo che la vera ripartenza ci sarà nel 2022 e non parlo solo come D.G. di Fiera Roma ma anche come Vicepresidente AEFI, perché scontiamo ancora dubbi e paure, soprattutto da parte dei turisti che vengono dall’estero. Si comincia a vedere qualcosa ma, comprensibilmente, ci sono ancora delle diffidenze a lasciare il proprio paese, ancora non si capisce bene se questo green pass sarà valido o no. Insomma, abbiamo riaperto, e ne siamo felicissimi, ma è chiaro che veniamo da un anno e mezzo difficilissimo e che ci metteremo un bel po’ per tornare a livelli pre Covid, ma ce la metteremo tutta”.
Possiamo dire che le fiere quindi sono sicure. Come garantite la sicurezza?
“I nostri spazi sono sempre stati iper sicuri, da sempre noi seguiamo i dettami emanati dal Ministero della Salute; ci sarà un tampone per entrare, all’interno, sarà garantita la distanza interpersonale di 2 metri mentre all’esterno è garantita la distanza di 1 metro. Naturalmente all’ingresso ci sarà la rilevazione della temperatura e abbiamo, per ogni evenienza, un Triage con dei medici dedicati. Gli ampi spazi della Fiera ci permettono di garantire un ricambio dell’aria, vista anche l’altezza dei nostri soffitti, e poi abbiamo strumentazione di ultima generazione per il riciclo dell’aria e ogni 3-4 ore igienizziamo gli ambienti. La riunione della Coalizione anti-Isis di qualche giorno fa si è svolta presso Fiera Roma, ed è stata una bella prova per noi, con la presenza degli oltre 80 membri e del Segretario di Stato degli USA, è stata una prova perfetta. Possiamo dire che siamo pronti per ripartire alla grande”.
Vi siete sentiti supportati in questo anno e mezzo dalle istituzioni?
“Abbiamo accolto con molto favore le parole del Presidente del Consiglio Draghi, che ha parlato dell’importanza del turismo per la ripartenza dell’Italia. Sono stati stanziati 450 milioni per il nostro comparto e siamo in attesa anche dell’autorizzazione della commissione europea per il superamento del de minimis per le grandi Fiere , ma siamo fiduciosi. Abbiamo bisogno di guardare al futuro con ottimismo, perché tutte le fiere hanno avuto oltre alle perdite importanti anche tutto il personale in cassa integrazione e il nostro indotto fondamentale per l’economia nazionale scomparso! Contiamo anche sul PNRR: dando una prima occhiata alle risorse abbiamo visto che c’è una bella fetta (circa 6 miliardi) dedicati al turismo e alla cultura. Questa è davvero l’occasione per trasformare il nostro paese e rilanciare un settore che ha sempre contato tanto per l’Italia ma che potrebbe contare ancora di più. E noi facciamo parte del Turismo Business il più ricco e sostenibile”.
Si parla spesso di un cambio di paradigma, ma secondo lei il vostro settore tornerà ai livelli pre Covid e cosa rimarrà di questa epidemia?
“Io credo che ci vorrà ancora un po’ di tempo ma poi ritorneremo come prima: siamo animali sociali, siamo fatti per stare insieme. Certo da questa esperienza sicuramente rimarranno le grandi piattaforme online, aperte tutto l’anno e poi si celebrerà un grande evento in presenza. Io vedo quello che sta succedendo in molti paesi asiatici, dove stanno un po’ più avanti di noi con le riaperture, ma anche negli Stati Uniti: la gente ha voglia di rivedersi, i convegni online aiutano e in molti casi semplificano la vita delle persone che non sono costrette a continui spostamenti ma poi serve il rapporto umano, il parlarsi uno di fronte all’altro, lo stringersi la mano”.
Ci avviciniamo alle amministrative. Di cosa ha bisogno Roma?
“Roma è una delle città mondiali più importanti. Eppure, se guardo al mio settore, noi siamo solo al 18esimo posto come meta scelta per fiere e convegni internazionali, siamo sorpassati da città che non hanno lo stesso potenziale di Roma. In questi anni gli spagnoli sono diventati così bravi che in classifica si trovano al 1° e al 3° posto. Dobbiamo investire nel turismo, il turismo congressuale è quello più ricco perché chi arriva qui per un grande congresso spende in hotel, ristoranti, magari va a farsi un giro per le vie dello shopping, c’è un indotto altissimo da cui traggono tutti beneficio. Certo serve una città pulita, servono trasporti che funzionino e poi infrastrutture. Mi auguro che Roma, con il PNRR, possa munirsi di queste cose e arrivare al posto che si merita, dobbiamo essere da podio. Dobbiamo tutti insieme essere più incisivi, andare in giro per il mondo a presentare le nostre manifestazioni, istituzioni e privati devono essere coesi e sponsorizzare l’evento insieme al territorio, perché poi c’è un grande ritorno in termini di benefici. Roma deve attrarre i grandi eventi come quello che abbiamo ospitato nei giorni scorsi: forse non tutti lo sanno ma siamo la terza città al mondo per sedi Onu, la città con più ambasciate, abbiamo una vocazione internazionale che dobbiamo far emergere”.
I prossimi appuntamenti della Fiera di Roma?
“Ci prepariamo ad un autunno molto ricco. I nostri più nuovi fiori all’occhiello sono le fiere, direttamente organizzate da Fiera Roma, dedicate alla nuova economia dello spazio, NSE-New Space Economy European Exhibition, alla cooperazione sostenibile, condivisa e profit (CODEWAY), all’industria museale con RO.ME – Rome Museum Exhibition, e, novità di questo anno, l’inaugurazione del progetto dedicato alla Blue economy, l’economia del mare in chiave sostenibile, la Blue Planet Economy European Exhibition. Nelle prossime settimane invece ci saranno due fiere dedicate ai matrimoni, poi l’Italy International Cake Show dedicata alla Sugar Art, Pasticceria e Cioccolateria e poi il Salone delle idee creative, un appuntamento che ha riscosso un grandissimo successo nell’edizione passata con decine di corsi e tanti workshop”.