Si attendono ancora i risultati dettagliati delle indagini dell’Arpa Lazio e dell’Istituto Zooprofilattico, ma secondo gli esperti è stato probabilmente non l’inquinamento, bensi’ un evento anossico – ovvero un repentino e temporaneo abbassamento dei livelli di ossigeno nell’acqua – a scatenare la moria di centinaia di pesci nel Tevere registrata gli ultimi giorni di maggio nel pieno centro di Roma.
È quanto emerso stamattina durante la riunione della commissione Ambiente di Roma Capitale, convocata dal presidente Daniele Diaco (M5S): le prime analisi hanno infatti riscontrato presenze di fitofarmaci e insetticidi, ma in quantita’ molto ridotte. La responsabilita’ principale sarebbe invece delle forti piogge di fine mese scorso, anche se non si escludono al momento collegamenti con gli sversamenti registrati dalla Polizia locale provenienti dai due campi nomadi insistenti sull’ansa all’altezza di via del Foro Italico e con l’incidente aereo dello scorso 26 maggio, che ha visto un biplano precipitare nel Tevere nelle vicinanze dell’aeroporto dell’Urbe.
Quello della moria dei pesci delle scorse settimane, ha spiegato Diaco, “èun tema molto seguito e sentito che ha fatto scalpore negli ultimi giorni tra cittadini e associazioni. Un fatto apparentemente anomalo, una moria di centinaia di pesci adulti accompagnata da un forte fetore: si tratta di un fenomeno avvenuto recentemente anche al Nord, e l’Arpa è subito intervenuta per capire se sia dovuto all’inquinamento ambientale o a un fenomeno naturale”. Per Silvano Simoni, delegato della sindaca Virginia Raggi per la Riqualificazione del Tevere, “il sistema di monitoraggio del fiume sta funzionando, ed e’ uno degli obiettivi principali dell’Ufficio speciale Tevere che è stato istituito con lo scopo di tutelarlo. Il reparto Gssu della Polizia locale è intervenuto nell’immediato e insieme agli enti competenti ha subito provveduto a eseguire le analisi del caso. Stiamo affrontando il fenomeno con grande serieta’, le indagini sono in corso e attendiamo i risultati, tenendo conto che si tratta di analisi biologiche e quindi ci sono dei tempi tecnici: per alcuni test sono necessari fino a 5 giorni di attesa. Aspettiamo con ansia e interesse questi risultati per poi agire di conseguenza”.