È stato sbloccato il progetto della
metro C di
Roma. Il Ministero delle Infrastrutture riporta che il commissario straordinario ha dichiarato concluse le procedure della conferenza dei servizi relativa alla metro C, terza linea di
metropolitana di
Roma, per quanto riguarda il progetto definitivo fino alla
stazione Piazza Venezia.
METRO C ROMA: “ORA OBIETTIVO CLODIO E GROTTAROSSA”
“Una bella notizia per Roma”, ha twittato la sindaca, Virginia Raggi, dopo la notizia che l’iter della metro C di Roma ha fatto finalmente dei passo in avanti. I dettagli sull’opera sono stati delineati dal vicesindaco e assessore alla Città in Movimento, Pietro Calabrese: “Per il prolungamento della metro C – ha scritto – stiamo andando avanti come programmato ed ora, dopo lo sblocco del progetto di piazza Venezia, l’obiettivo è procedere rapidamente per poi andare oltre fino a Clodio, e proseguire fino a Grottarossa“.
METRO C, CALENDA: “COMMISSARIO HA SBLOCCATO IN 100 GIORNI CIÒ CHE RAGGI NON HA FATTO IN 5 ANNI”
Sullo sblocco del progetto metro C di Roma arriva la nota critica di Carlo Calenda, candidato sindaco di Azione. “Meglio tardi che mai, ma siamo onesti, Virginia: è avvenuto malgrado voi – ha scritto sul suo profilo Twitter Calenda – Il commissario ha sbloccato in 100 giorni quello che non siete stati in grado di fare in 5 anni”.
A Calenda ha replicato il vicesindaco Calabrese: “A chi dice che lo sblocco dell’opera è dovuto al Commissario va ricordato non solo che lo abbiamo richiesto e ottenuto noi soprattutto per superare l’impasse amministrativa, ma anche che abbiamo fatto il progetto e chiesto il finanziamento quando del Commissario non c’era neanche l’ombra. Il Commissario, infatti, è stato nominato ad aprile, dopo, peraltro, l’avvio della Conferenza dei Servizi decisoria sul progetto definitivo”.
“Insomma – conclude il vicesindaco di Roma sulla metro C – la nomina del Commissario è stata il coronamento di un processo già largamente avviato da noi, che oggi culmina con la chiusura della Conferenza dei Servizi di Venezia. Un grande lavoro di riordino di un procedimento distrutto dallo stesso passato che oggi finge di aver dimenticato le proprie e ineluttabili responsabilità. Se questo Commissario è stato richiesto non è certo per i nostri errori, ma per le drammatiche follie amministrative di chi questo procedimento lo ha totalmente devastato”.