Il quadro è (finalmente) chiaro: c’è l’ordinanza del ministero della Salute e ci sono le linee guida delle regioni con le modifiche del comitato tecnico scientifico che disciplinano le regole per i ricevimenti successivi ai matrimoni. Dopo giorni e giorni in cui associazioni di categoria e giornali si sono lanciati dando per ufficiali disposizioni che ancora non lo erano, finalmente ci sono i documenti di riferimento che tutti possono consultare per organizzare il proprio giorno del Sì.
L’ORDINANZA DEL MINISTERO DELLA SALUTE
Nella tarda serata del 29 maggio è stata pubblicata l’ordinanza del ministero della Salute. Viene chiarito che «ai fini del contenimento della diffusione del virus Sars-Cov-2, le attività economiche e sociali devono svolgersi nel rispetto delle «Linee guida per la ripresa delle attività economiche e sociali», elaborate dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, come definitivamente integrate e approvate dal Comitato tecnico scientifico, che costituiscono parte integrante della presente ordinanza».
A QUESTO LINK È POSSIBILE SCARICARE L’ORDINANZA DEL MINISTERO DELLA SALUTE.
Prima della pubblicazione dell’ordinanza del ministero della Salute tutto sarebbe ancora potuto cambiare. Con il documento pubblicato in Gazzetta Ufficiale chiarito che sono entrate in vigore le linee guida.
MATRIMONI: LE LINEE GUIDA
Chi vuole vederci chiaro e conoscere le precise disposizioni decise dalla conferenza delle Regioni e modificate dal comitato tecnico scientifico per organizzare al meglio il proprio matrimonio deve rifarsi al documento ufficiale approvato. QUI IL LINK PER SCARICARE LE LINEE GUIDA UFFICIALI. Occorrerà visitare la pagina e cliccare sull’ultima voce “Faq – Linee guida per la ripresa delle attività economiche e sociali”.
C’È IL GREEN PASS
Sebbene il “green pass” non compaia nelle linee guida stabilite da Regioni e comitato tecnico scientifico, è presente nel decreto legge del 18 maggio che stabilisce anche la ripresa dei matrimoni. (QUI IL LINK PER LEGGERE L’ARTICOLO 9 DEL DECRETO DEL 18 MAGGIO) Viene specificato che «dal 15 giugno sono consentite le feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose, anche al chiuso, nel rispetto dei protocolli e linee guida adottati e con la prescrizione che i partecipanti siano muniti di una delle certificazioni verdi Covid-19». Dal momento che non ci sono stati cambiamenti in tal senso, il green pass per partecipare al matrimonio resta valido.
MA NON C’È IL COVID MANAGER
Insomma: c’è il green pass, ma non c’è il Covid manager. A differenza di quanto ipotizzato inizialmente, non ci sarà una figura con il compito di verificare che ogni ospite sia in possesso di certificato vaccinale o tampone eseguito 48 ore prima. Questo significa che sarà esclusivamente una responsabilità dei partecipanti al ricevimento munirsi di tale certificato e che ne risponderanno personalmente nel caso di controlli da parte delle forze dell’ordine o nel caso in cui sia necessario effettuare un tracciamento degli ospiti da parte della Asl di riferimento per un eventuale focolaio. Il locale in cui si svolgerà il ricevimento è infatti tenuto a mantenere l’elenco dei partecipanti per 14 giorni.
IL NUMERO DI PERSONE AL TAVOLO
Decade anche il numero di persone per ogni tavolo. Nel protocollo viene specificato solamente che tra persone non conviventi sedute allo stesso tavolo deve essere garantita la distanza di un metro, così come di un metro deve essere la distanza tra un tavolo e l’altro. La distanza può essere inferiore per i conviventi. Il numero di persone ammesse all’interno del locale varia in relazione ai volumi di spazio e ai ricambi d’aria.
BUFFET, SOLO IN UN CASO
Il buffet è consentito solamente nel caso in cui sia il personale incaricato a somministrare il cibo. Resta vietato nei casi in cui siano gli ospiti a toccare quanto esposto. Il tutto dovrà svolgersi mantenendo il distanziamento di un metro e evitando assembramenti.
MUSICA: SE SI MANTIENE LA DISTANZA
«Devono essere evitate – si legge nel protocollo – attività e occasioni di aggregazione cghe non consentano il mantenimento della distanza interpersonale di un metro».