LAZIO IN ZONA ARANCIONE: QUALI SONO LE REGOLE
Il Lazio torna, quindi, in zona arancione dopo essere stato inserito in zona rossa in base all’ultimo decreto legge con le misure anti-Covid. I giorni 3-4-5 aprile, quindi anche Pasqua e Pasquetta, saranno invece zona rossa nazionale.
Ma quali sono le regole in vigore nelle zone arancioni? Rispetto alla zona rossa, l’arancione consente gli spostamenti all’interno del proprio comune, tra le ore 5 e le 22, senza necessità di autocertificazione. Dalle 22, infatti, è sempre valido il coprifuoco. Gli spostamenti verso altri comuni sono consentiti solo per motivi di lavoro, necessità o salute.
IN ZONA ARANCIONE POSSO ANDARE A TROVARE AMICI E PARENTI?
Sì, in zona arancione è consentito andare a trovare amici e parenti, ma sempre nell’ambito dello stesso comune. È consentita una sola volta al giorno una visita verso una sola abitazione privata a massimo di due persone, oltre a quelle conviventi nell’abitazione. Non rientrano in questo limite i figli di età inferiore a 14 anni e le persone disabili e/o autosufficienti, conviventi con le persone che si spostano.
Per quanto riguarda i comuni con meno di 5.000 abitanti, in zona arancione è consentito spostarsi anche entro 30 km al di fuori dei confini comunali (quindi eventualmente anche in un’altra Regione o Provincia autonoma), sempre tra le ore 5 e le 22. È vietato, però, spostarsi verso i capoluoghi di Provincia.
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BAR E RISTORANTI: SOLO ASPORTO
In zona arancione per bar, pasticcerie, pizzerie e ristoranti è consentita solo la modalità da asporto dalle ore 5 alle 18. Dalle ore 18 alle 22, infatti, tale attività è vietata per i bar senza cucina ed altri esercizi similari.
SPORT: PALESTRE CHIUSE MA OK ALL’ATTIVITÀ ALL’APERTO
In zona arancione le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere e centri termali sono generalmente sospese, tranne che per gli allenamenti degli atleti, professionisti e non, che devono partecipare a competizioni ed eventi riconosciuti di rilevanza nazionale dal CONI o dal CIP.
È consentito recarsi presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, del proprio Comune o, in assenza di tali strutture, in Comuni limitrofi, per svolgere esclusivamente all’aperto l’attività sportiva di base, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento. È però interdetto l’uso di spogliatoi interni.