I Carabinieri hanno effettuato un accesso ispettivo presso il cantiere per la realizzazione di una strada di raccordo tra due importanti strade consolari: al termine dell’attività ispettiva il legale rappresentante della ditta appaltatrice è stato deferito in stato di libertà per mancata valutazione del rischio di inalazione delle polveri alle quali sono esposti i lavoratori e per non aver reso sicuro il transito delle persone e degli automezzi sui luoghi destinati al passaggio e al lavoro. Nei confronti della stessa società sono state inoltre elevate sanzioni pari a 14.000 euro circa.
Le stesse “squadre congiunte” di Carabinieri hanno, nei giorni successivi, ispezionato una struttura ricettiva in ristrutturazione, accertando numerose violazioni per la sicurezza dei luoghi di lavoro, tra le quali l’utilizzo di un impianto elettrico di cantiere non certificato, la mancata redazione del Piano Operativo di Sicurezza, l’omessa regolamentazione della viabilità degli automezzi e dei lavoratori nel cantiere, l’irregolarità del ponteggio, ma soprattutto la mancata verifica delle condizioni di conservazione e stabilità dell’immobile ormai fatiscente.
I tecnici dell’Ispettorato del Lavoro di Roma hanno ritenuto talmente gravi le violazioni che hanno così deciso di sospendere l’attività di cantiere per l’elevata esposizione a rischio infortuni per i lavoratori.
Al termine dell’attività ispettiva i Carabinieri, per le descritte violazioni, hanno quindi deferito in stato di libertà il rappresentante legale della società titolare dell’immobile, che ne sta curando anche la ristrutturazione, elevando altresì sanzioni pari a 40.000 euro circa.
Infine, i militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Rieti, coadiuvati sempre dai colleghi di Monterotondo, hanno invece controllato alcuni autolavaggi del capoluogo eretino, per una campagna organizzata dal Comando CC Tutela Lavoro per monitorare il fenomeno del lavoro irregolare particolarmente diffuso in questo settore commerciale. Sono così stati scovati 3 lavoratori in nero su 4 dipendenti di un autolavaggio di Monterotondo, con conseguente sospensione dell’attività imprenditoriale e contestazione di sanzioni amministrative pari ad Euro 53.000 circa per “lavoro nero”, oltre a 400 Euro di sanzione per la violazione del Protocollo COVID-19 sui luoghi di lavoro.