è prevista entro il mese di Aprile l’uscita del bando di assegnazione dei locali dell’ex centro anziani “Pierino Emili”, a Finocchio, destinato a trasformarsi in un centro di aggregazione giovanile (cag). Si tratta della sede “storica” del centro, quella in via Massa Silani, rimasta vuota dopo che gli anziani – per decisione della vecchia giunta Scipioni – erano stati trasferiti nel casaletto di Collina della Pace. Il Municipio VI avrebbe voluto riportare i 600 iscritti del centro nella vecchia sede, ma la risposta è stata una levata di scudi da parte di questi ultimi. A mettere fine alla contesa – durata circa tre anni – la sentenza del Tar che ha sostenuto gli anziani nel loro desiderio di rimanere nella struttura di Collina della Pace, dove, per una delibera comunale, avrebbe invece dovuto esserci uno spazio Zero99.
La sentenza del Consiglio di Stato
“Dopo che c’è stata anche la sentenza del Consiglio di Stato che ha dato parere favorevole affinché gli anziani restino nella sede di Collina della Pace” afferma al Caffè di Roma Giancarlo Colella, presidente della commissione patrimonio del Municipio VI, “si è svincolata di fatto l’ex sede del centro, a via Massa Silani, collocata a cento metri di distanza. Lì avevo già fatto fare una ristrutturazione spendendo circa 80mila euro per il riammodernamento degli impianti di riscaldamento elettrico e per la parte esterna”. Vista l’ampiezza dei locali rimasti vuoti, l’idea di destinarli a sede di un centro per giovani è stata messa in campo con una risoluzione della commissione politiche sociali tenuta a febbraio. “Quello a cui pensiamo – continua Colella – è un punto in cui i ragazzi possano socializzare e trovare assistenza, a partire dall’aiuto nello svolgere i compiti a casa fino ad altri tipi di servizi. In quel quadrante esistono infatti soltanto centri anziani e c’è una forte richiesta di spazi aggregativi per i giovani, dagli adolescenti ai giovanissimi, fino agli universitari e giovani adulti. L’ho riscontrato proprio in questo periodo incontrando tante associazioni”.
Una rete di associazioni
A Finocchio ha sede peraltro la biblioteca comunale Collina della pace, con 30mila volumi, costruita in un antico casale nel parco dedicato al ricordo di Peppino Impastato e che rappresenta un’eccellenza per il quartiere e per la città. “Costruire intorno a Collina della Pace una rete di associazioni sarebbe una bella cosa. Pensiamo in particolare ad un piccolo polo di cultura che unisca giovani e meno giovani”. E aggiunge: “Chi ha messo in piedi il quartiere Finocchio oggi ha più di sessanta anni, ma non dimentichiamo che qui stanno arrivando tante famiglie, sia italiane che straniere, e che hanno tutti figli”. Il Municipio VI, esteso per 113 km quadrati con più di 250mila abitanti, è nei fatti un territorio molto complesso. Per questo, l’esigenza di interventi che riqualifichino il quartiere è sempre più sentita. “Dopo il bando che riguarda l’ex centro anziani – conclude Colella – andremo a vedere anche un’altra struttura, un bene confiscato alla mafia, situato a Rocca Cencia, proprio a distanza di cento metri da Collina della Pace. E anche su quello valuteremo a settembre il da farsi”.
Elena Paparelli