LA REGIONE: SOSPENDERE ARRIVI DALL’INDIA
«È necessario – continua D’Amato – che vengano fatte delle quarantene controllate, possibilmente in aree quali le caserme. Il Servizio sanitario regionale non può farsi carico di gestire migliaia di arrivi. Daremo, come sempre, tutta la nostra collaborazione alla Protezione civile nazionale e alle autorità di pubblica sicurezza, ma il tema va risolto a monte sospendendo, in questa fase, gli arrivi dall’India».
300 CASI GIUNTI DALL’INDIA NEGLI ULTIMI GIORNI
È sempre la Regione Lazio a fornire indicazioni sul cluster che si è verificato nella comunità indiana che si trova nel basso Lazio, in provincia di Latina. I primi tamponi effettuati dallo Spallanzani nella giornata di ieri sono risultati negativi alla variante indiana, ma la situazione è ancora monitorata e i dati sono parziali. «Siamo fortemente impegnati in una vasta indagine epidemiologica nel sud pontino – dichiara ancora D’Amato – volta a tracciare almeno 300 casi giunti dall’India negli ultimi giorni».
ZINGARETTI: CONTROLLARE GLI ARRIVI
Anche Zingaretti sostiene sia indispensabile bloccare i voli dall’India. «Dal punto di vista sanitario – commenta – abbiamo attivato la struttura per i necessari controlli sui voli in arrivo dall’India all’aeroporto di Fiumicino. Solo oggi centinaia di passeggeri. Ma è indispensabile attivare forme di quarantena controllata per gli arrivi e bloccare i voli dall’India sollecitando anche iniziative che coordinino a livello europeo gli arrivi».
LA VARIANTE INDIANA POTREBBE SFUGGIRE AI VACCINI
Da quanto si apprende fino ad ora, infatti, la variante indiana del Covid sembra essere più aggressiva delle altri e potrebbe sfuggire ai vaccini. È per questa ragione che la Regione Lazio chiede misure per prevenire nuovi contagi.