L’ultimo decreto firmato dal premier Giuseppe Conte non obbliga le chiese nel territorio italiano a chiudere, ma specifica solo che non si possono celebrare messe né incontri di catechesi. Lascia, dunque, la scelta ai vescovi su tenere o meno aperti i luoghi di culto.
Nella giornata di ieri il Vescovo di Albano, Marcello Semeraro, ha disposto la chiusura di tutte le chiese sul territorio di Aprilia, Anzio, Nettuno, Ardea, Pomezia e Castelli Romani fino al 3 aprile. L’accesso alle Chiese è dunque interdetto ai fedeli. “Tutti i fedeli della Chiesa di Albano – si legge dunque nel documento firmato dal vescovo Semeraro – sono dispensati dall’obbligo di soddisfare il precetto festivo. Sappiano comunque che i loro sacerdoti celebrano per tutto il popolo, vivono l’adorazione eucaristica con un maggior supplemento di tempo e di preghiera. L’eccezionalità di questi giorni renda ancora più “chiese domestiche” le nostre case”.
Chiese chiuse anche per quanto riguarda la diocesi di Roma. Il Vescovo di Latina Mariano Crociata, invece, al momento non ha chiuso le chiese del territorio di competenza.