Ieri mattina, su delega della Procura di Viterbo, è stata data esecuzione all’ordinanza del giudice per le indagini preliminari che dispone gli arresti domiciliari nei confronti di due degli indagati, italiani e già noti alle forze dell’ordine per trascorsi giudiziari.
AUTO RUBATE A ROMA NORD E POI CANNIBALIZZATE FUORI PROVINCIA
Le indagini sul giro di auto rubate sono partite ad aprile scorso, quando gli inquirenti hanno localizzato un appezzamento di terreno nella zona di Sutri, particolarmente impervio e difficile da monitorare, dove era stato realizzato clandestinamente un deposito di automobili e di componentistica.
Gli accertamenti svolti, pur nelle difficoltà logistiche, hanno consentito ai carabinieri di verificare “che le autovetture rubate, prevalentemente nella Capitale – si legge in un comunicato stampa dell’Arma – condotte nel luogo individuato, venivano letteralmente ‘cannibalizzate‘ e i vari componenti venivano commercializzati su mercati clandestini laziali e umbri, ma anche presso operatori del settore (carrozzieri e meccanici); le parti che non riuscivano ad essere vendute venivano smaltite per evitare di individuarne la provenienza delittuosa. Il telaio, ormai privato di ogni ricambio riutilizzabile, veniva distrutto a mezzo di una pressa”.
23 AUTOMOBILI RUBATE A ROMA NORD RECUPERATE NELLE CAMPAGNE DEL VITERBESE
Questa estate sono state 23 le auto, rubate a Roma nord tra il 2020 e il 2021, recuperate dai carabinieri grazie a una mirata perquisizione del luogo.
Il presunto gruppo criminale è composto al momento da tre indagati, due dei quali sono stati già posti ai domiciliari mentre il terzo, residente nella zona di Terni, è stato oggetto di perquisizione. Le indagini proseguono per accertare le eventuali responsabilità penali.