15 ROM IN CASE POPOLARI. «PREVISTI ALTRI INGRESSI»
Lo fa sapere l’associazione 21 luglio che spiega: «Secondo l’Ordinanza n. 25 del 12 febbraio 2021 a firma di Virginia Raggi, dopo diversi rinvii, per le settanta persone dell’area F del villaggio di Castel Romano non restava che lo sgombero imminente come ultima soluzione volta al ‘ripristino delle condizioni ambientali, igienico sanitarie a tutela della salute pubblica’. E invece, accogliendo le proposte lanciate dai residenti e da Associazione 21 luglio, dai giorni scorsi alcune famiglie, per un totale di 15 persone, sono state inserite all’interno di abitazioni dell’edilizia residenziale pubblica. Per altre sono previsti ingressi imminenti».
ACCOLTA LA PROPOSTA AVANZATA ALLA RAGGI
L’associazione spiega anche che «in una manifestazione organizzata in Campidoglio e supportata da Associazione 21 luglio, hanno presentato pubblicamente la loro proposta in una missiva indirizzata alla sindaca Virginia Raggi: ‘l’idea – veniva riportato nella lettera – nasce leggendo con attenzione la Memoria di Giunta n.38 da lei firmata il 9 luglio 2020 dove, parlando di noi, prevede per il nostro sostegno all’abitare la misura della ‘riserva ERP del 15% degli alloggi’.
Trenta delle nostre famiglie hanno già fatto domanda di casa popolare e questo strumento, già praticato con successo dalla Giunta leghista di Ferrara quando, lo scorso anno, ha dovuto chiudere un campo rom, consentirebbe semplicemente, senza corsie preferenziali e in maniera assolutamente legale di accelerare il nostro accesso negli alloggi dell’edilizia residenziale pubblica. Molte delle famiglie residenti potrebbero così uscire dall’Area F di Castel Romano da subito, entrando, come è nel loro diritto, in una casa popolare».
LA RAGGI ‘COPIA’ IL MODELLO FERRARA
Si legge ancora: «La Giunta Raggi, accogliendo la proposta delle famiglie dell’area F e replicando su Roma il modello di intervento praticato a Ferrara, ha quindi optato, come previsto dall’art.13 del Regolamento della Regione Lazio n. 2 del 20 settembre 2020, attingendo dalle riserve ERP a sua disposizione per iniziare il collocamento delle sole famiglie firmatarie del Patto e poste in un’area che sarà presto liberata». Per l’associazione, infine, questo è «un precedente di estrema importanza».
LE REAZIONI DELLA POLITICA
Dure le reazioni della politica, arrivate dopo aver appreso la notizia. Scrive Maurizio Politi, capogruppo Lega in Assemblea Capitolina: «La Capitale, come è sotto gli occhi di tutti, si trova a dover affrontare molti problemi, di nature diverse. Ma la priorità per il Sindaco Raggi è di dare la casa popolare ai rom. Appena ci saremo liberati di questa pessima gestione, modificheremo immediatamente il regolamento di accesso alle case popolari, nonché agiremo sulla normativa quadro regionale per delimitare la questione del 15%, assegnabile in emergenza. Crediamo che Roma e i romani meritino di non essere ancora presi in giro dall’amministrazione Raggi».
LA DECISIONE DOPO IL BANDO DESERTO
La decisione della Raggi per gli ospiti del campo rom viene in seguito al tentativo di apertura del bando di gara per “spedire” i nomadi della Capitale in appartamenti fuori Roma. Il bando andò deserto in due lotti su tre e, oggi, si apprende della nuova decisione tampone presa dal Sindaco.