OK A MANUTENZIONE STABILIMENTI
In questa direzione va l’ordinanza della Regione Lazio che integra e specifica i contenuti di quella pubblicata il 15 aprile scorso, che consente al personale di accedere alle concessioni con finalita’ turistico ricreative su demanio marittimo e lacuale (ossia stabilimenti balneari marittimi e lacustri e chioschi di spiagge libere con servizi) e alle strutture ricettive all’aria aperta come i campeggi, per svolgere attivita’ di manutenzione, vigilanza, pulizia e sanificazione. E tali azioni dovranno essere realizzate, a tutela degli operatori, nel pieno rispetto delle disposizioni sanitarie nazionali e regionali vigenti. Il provvedimento era stato richiesto a gran voce dal mondo dei balneari e in maniera bipartisan dalle forze della Pisana. Il consigliere regionale di Italia Viva, Marietta Tidei, commenta: “Bene l’ordinanza della Regione”. Il prossimo passo e’ quello per arrivare all’estate “con un piano di riapertura degli stabilimenti in grado di coniugare tutela della salute, svago psicofisico e soste”. Mentre il consigliere regionale di Cambiamo, Adriano Palozzi, sul futuro delle spiagge del Lazio più in generale, ha presentato una interrogazione in cui chiede un tavolo istituzionale tra Regione Lazio e associazioni balneari al fine affrontare con sinergia la crisi che attanaglia i balneari, “storica attività del litorale laziale”.
“Operatori preoccupati. Ecco le nostre proposte anti-crisi”
Economia del mare a rischio. Il Caffè di Roma ha dato voce a Roberto Topa, presidente della Confartigianato Lazio – Balneatori.
Presidente Topa, siamo in piena emergenza coronavirus e probabilmente la stagione balneare è in parte compromessa. Avete speranze di rilanciarla in qualche modo? Che soluzioni proponete per risollevarla?
“Guardi, è chiaro che l’emergenza attuale rischia di mettere in ginocchio l’attività balneare di Roma, della sua provincia e, più in generale, di tutto il Lazio. La stagione, infatti, appare compromessa non solamente per noi balneatori ma anche per turisti e dipendenti: a questi ultimi, in passato, si riusciva a garantire fino a cinque o sei mesi di contratto, ma quest’anno potremmo assicurarne forse uno o due. Sappiamo che la situazione non è facile ma chiediamo alle istituzioni maggiore certezza per il futuro e di fare tutto il possibile per salvare quanto possibile la stagione turistica. Noi amiamo questo lavoro, il nostro paese, ci auguriamo quindi che si operi al contempo per lo snellimento delle procedure burocratico- amministrative: altrimenti la ripresa sarà ancora più difficile e complicata. Per esempio, penso alla reintroduzione momentanea dei voucher dal momento che non è più possibile stendere o programmare un piano occupazionale come fatto negli anni precedenti. Oppure penso all’IVA al 10% anche per le attività balneari, o alla possibilità di estendere le concessioni sulle spiagge fino al 2033. Senza dimenticare la possibilità di posticipare l’inizio delle scuole al Primo di ottobre così da allungare la stagione balneare fino a tutto settembre”.
Ha qualche elemento sul calo presunto e futuro della stagione balneare?
“Al di là dei numeri quello che mi preoccupa è il pericolo di perdere la fidelizzazione del cliente, dopo che per anni ci siano impegnati ad assicurare un servizio quanto più efficiente e familiare possibile. Inoltre, la crisi economica in atto ci dovrà far ragionare sugli investimenti da fare sul personale: è chiaro che se la stagione balneare fosse definitivamente compromessa, molto di voi rischieranno di non rientrare dei costi. Allo stato attuale, molto colleghi mi comunicano di non sapere nemmeno se voler aprire gli stabilimenti questa estate”
Voi, insieme ad altre associazioni, avete fatto una battaglia per chiedere deroghe alle normative e portare avanti la manutenzione degli stabilimenti. Finalmente la regione Lazio ha approvato una ordinanza in questa direzione. E’ soddisfatto?
“Sono soddisfatto in parte di quanto fatto dalla Regione Lazio, visto e considerato che era già diverso tempo che avevamo protocollato richieste di incontri senza avere risposta. Comunque l’ordinanza rappresenta certamente un passo in avanti: la manutenzione ordinaria degli stabilimenti è sempre stato un momento importante per non farci trovare impreparati alla stagione turistica, un lavoro che richiede tempo e sacrificio. Detto questo, auspichiamo che in futuro si punti di più sulla economia del mare: in tutta la regione ci sono migliaia di imprese di settore, moltissime familiari, che creano lavoro e occupazione. Siamo una risorsa che deve essere valorizzata. Auspico che questa emergenza e questo virus siano presto un lontano ricordo”