Diversi i motivi che hanno portato alla serrata, a partire dalla “mancanza di misure efficaci per salvaguardare la salute degli operatori di Ama”, il “mancato rispetto di quanto previsto dal verbale di conciliazione sottoscritto dalle Rsu di Ama Spa e dall’amministratore Unico Stefano Zaghis in data 3 aprile, con cui l’azienda si impegnava a condividere con il primo tavolo di coordinamento aziendale per il contenimento del coronavirus”, il “reiterato mancato rispetto di quanto previsto dal decreto legislativo 9 aprile 2008, numero 81 in tema di coinvolgimento e informazione preventiva dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, tanto in occasione della chiusura delle docce – effettuata in assenza di un parere medico – scientifico in data 9 marzo e fornito solo in data 29 marzo, in copia non datata e senza alcuna valutazione sugli ambienti di lavoro – quanto dell’introduzione di Dpi non previsti dai Dvr”. E ancora le “inadeguate misure a garanzia del distanziamento, della scarsita’ delle sanificazione effettuate, della inadeguata distribuzione di detergenti quando non della fornitura di detergenti non idonei”, la “indicazione data dal datore di lavoro alle unita’ produttive, sulla consegna di una sola mascherina monouso FFP2 ed FFP3 (e in seconda battuta KN95) a settimana, da utilizzare per 6 interi turni di lavoro”. Pertanto “tenuto inoltre conto del grave lutto che ha colpito l’azienda, dell’incerta gestione dei giorni successivi, del perdurare della fase di emergenza, della lunga fase di gestione del contenimento del virus che ci attende, della necessita’ di garantire la tenuta del servizio- conclude la lettera- le scriventi Rsu ed organizzazioni sindacali, con la presente, intendono proclamare una intera giornata di sciopero per lunedi’ 20 aprile 2020 ai sensi dell’articolo 2 comma 7 della Legge 146/90, ‘per gravi eventi lesivi dell’incolumita’ e della sicurezza dei lavoratori'”.
16/04/2020