In coerenza con quanto disposto dalla Regione Lazio e da Roma Capitale, Atac ha predisposto il piano di rimodulazione dei servizi di trasporto pubblico, sia di superficie che metroferroviario.
Le nuove modalità di servizio saranno operative già da questa notte con la soppressione del solo servizio notturno di superficie (linee rete notturna N) e a partire da domani 14 marzo prevederanno anche l’interruzione di tutti i servizi dalle ore 21.00, con soppressione del servizio notturno.
Per la superficie verrà applicato l’orario estivo, con la possibilità di potenziare le linee portanti della rete.
Il Campidoglio ha emesso il seguente comunicato stampa:
“Parte il nuovo piano di trasporto pubblico a Roma in considerazione dell’emergenza sanitaria e per contenere la diffusione del virus COVID-19. Roma Capitale ha adottato il programma di esercizio presentato da Atac e Roma Tpl che prevede l’ultima corsa di metro, bus e tram alle ore 21 e la riduzione estiva dei trasporti. La rimodulazione tiene conto del calo della domanda ed è in linea con quanto previsto dal decreto ministeriale.
A partire da domani il servizio di superficie e metropolitano sarà interrotto alle 21 e riprenderà al mattino. Inoltre sarà operativa la riprogrammazione del servizio di superficie con orario estivo. Già da oggi è sospeso il servizio notturno di superficie. Maggiori dettagli sono reperibili sul sito https://www.atac.roma.it/.
In ottemperanza all’Ordinanza della Regione Lazio saranno garantiti i servizi minimi essenziali privilegiando l’integrazione tra le varie modalità, favorendo quella con minore possibilità di contatto tra persone e scegliendo, tra più soluzioni atte a garantire sufficienti servizi di trasporto, quella che permetta maggiore superficie disponibile per i viaggiatori e comunque almeno un metro di distanza tra i passeggeri. Obiettivo garantire la massima sicurezza per utenti e operatori.
Le aziende di Tpl manterranno i livelli di servizio adeguati sulle linee di superficie che consentono collegamenti con le strutture sanitarie e ospedaliere e con le realtà produttive in servizio.
Tali provvedimenti sono stati condivisi con la Regione Lazio seguendo un programma preciso e strutturato”.