Lo abbiamo sentito in merito alla appello lanciato dal Forum italiano dei movimenti per l’acqua, che chiede al Governo di impedire i distacchi idrici per garantire attraverso una norma specifica che l’acqua sia disponibile a tutte e tutti a prescindere da condizioni di morosità o meno.
«Mi sembra un appello sensato ed è chiaro che va confrontato con le norme – dice al Caffè il Presidente della Provincia pontina, Carlo Medici -, precisando che se ci può essere una deroga in questo senso non credo possa essere iniziativa del gestore dell’Ato. Tutte le Istituzioni inneggiano a lavarsi le mani e all’igiene e mi sembra coerente credo bisogna sollecitare il governo e il ministero della salute su questo tema. Mi attiverò per capire se il dirigente del nostro dell’Ato (Ambito territoriale ottimale per la gestione dell’acqua, ndr) e i dirigenti di Acqualaitna possono agire e come se è un’iniziativa che possiamo assumere liberamente. Anzi – ha aggiunto il Presidente Medici – mentre parliamo sto già scrivendo al dirigente dell’Ato per vedere cosa fare e come agire. Chiederò al gestore Acqualatina Spa di evitare accanimenti e di evitare le pratiche di distacco in un momento come questo in cui siamo tutti chiamati e obbligati a maggiore accortezze igienico – sanitarie, ora che c’è persino un decalogo ministeriale in tal senso».
Insomma, se siamo tutti chiamati a rinunciare ad alcuni pezzetti di libertà nel muoversi, nel lavorare e in altre piccole grandi attività quotidiane, è il caso che gestori idrici e Autorità congelino anche alcuni pezzetti nelle regole che disciplinano alcuni settori vitali della nostra vita. Anche perché le ricadute economiche che le famiglie potrebbero subire potrebbero dare luogo anche alla difficoltà di pagare le bollette.