Sono state eseguite dalla Polizia di Stato 15 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di soggetti appartenenti ad un’organizzazione criminale responsabile dei reati di associazione armata finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione in concorso, favoreggiamento personale e porto d’arma clandestino.
In una nota la Questura di Roma:
“Le indagini, condotte dagli investigatori del commissariato San Basilio diretto da Agnese Cedrone, con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma, sono scaturite a seguito del tentato omicidio di Di Bona Alfredo, attinto da colpi d’arma da fuoco per mano di Cosco Francesco, con precedenti di polizia, nel quartiere Casal dei Pazzi il giorno 27 Febbraio 2017. Il movente era l’accaparrarsi il controllo dello spaccio di stupefacenti nel quartiere Casal de Pazzi. A seguito di un’attenta attività di intercettazione da parte degli agenti del commissariato, Cosco e i suoi complici vennero arrestati. La pistola utilizzata per il crimine, precedentemente occultata dagli stessi, fu ritrovata poco dopo in zona Quarticciolo.
La successiva attività investigativa ha consentito agli operanti di identificare un feroce gruppo criminale operante nel quartiere San Basilio, con base logistica presso la sala scommesse “Quality Bet” (già Planet 365) sita in via Fossombrone 135, facente capo ai gestori della stessa, ovvero i fratelli Andrea e Daniele Cherubini. Di fatto il gruppo “Cosco” si riforniva di stupefacente, per lo più cocaina, dal gruppo dei Cherubini
Le indagini successive hanno condotto, nell’aprile del 2017, all’individuazione di un’abitazione in via Bartolomeo Maranta, dove all’interno, durante un mirato “blitz”, fu arrestato un soggetto trovato in possesso di un ingente quantitativo di sostanza stupefacente di tipo cocaina (1,5 kg) e numerose munizioni per pistola calibro 9*21.
Dopo quell’arresto gli investigatori riuscirono a scovare altre abitazioni e nascondigli utilizzati dai sodali nel quartiere che condussero ad altri arresti e sequestri di stupefacenti.
Durante uno di questi riscontri investigativi si riuscì a pedinare Ciotoli Simone che fece da “broker” per la fornitura di 1 Kg di cocaina, operata dall’altro indagato Polidoro Stefano, facendo così da intermediario per l’acquisto della sostanza da parte di tale Fittirillo Roberta, con precedenti di polizia, del quartiere Tufello e appartenente alla famigerata famiglia “Fittirillo” dell’ex banda della Magliana e Giannelli Andrea (padre del pregiudicato David Gianelli, il pugile che pestò a morte senza motivo un anziano nel quartiere Vigne Nuove il 24.10.2016).
Successivamente, in un’altra circostanza venne arrestato lo stesso Cherubini Andrea per il possesso di sostanza stupefacente del tipo cocaina (100 grammi circa) e una pistola a tamburo marca Smith &Wesson mod. 66 cal. 357 magnum con munizionamento, risultata rubata.
Come detto, “Er Gambero”,“Er Mattonella”, “Pierino la Peste”, “Er Riccetto”,“Treno”, Er Ciccio, Er Cannellone”, sono i soprannomi emblematici di alcuni componenti del pericoloso sodalizio criminale armato operante nel quartiere San Basilio, smantellato stamane dagli uomini del commissariato “San Basilio” a seguito di un’ intensa ed articolata attività di Polizia Giudiziaria iniziata nel 2017.
L’attività di indagine, esperita a mezzo di servizi tradizionali di appostamento e pedinamento, è stata implementata da attività tecnica a mezzo di intercettazioni telefoniche ed ambientali, e si è conclusa con l’esecuzione di 15 misure cautelari di cui 10 custodie cautelari in carcere e 5 arresti domiciliari.
Nel corso dell’attività di indagine l’elevata pericolosità dei sodali si è evidenziata con la messa in atto di atti intimidatori, consistenti nel recuperare i crediti verso i debitori con minaccia e violenza e nell’organizzare “gruppi di fuoco” contro eventuali gruppi rivali o acquirenti di stupefacenti insolventi ai pagamenti.
L’elevata pericolosità, l’attitudine criminale e la follia omicida di alcuni degli indagati è stata confermata anche da cronache cittadine riportate sui media anche nazionali come l’agguato operato da Ciotoli Simone il giorno di Pasqua del 2016 nei confronti di un malavitoso rivale nel quartiere Tufello a colpi d’arma da fuoco, evento nel quale fu colpito da proiettili vaganti il giovane ventunenne Centi Davide, ridotto in fin di vita e costretto su una sedia a rotelle per tutta la vita in seguito alle lesioni gravissime riportate. A seguito di quell’evento il Ciotoli, resosi latitante in Spagna, fu arrestato dalla Polizia una volta tornato a Roma per festeggiare il compleanno della figlia.
Anche Frerè Luca si è reso protagonista di una violenta sparatoria nel febbraio del 2017 allorquando, cacciato dai buttafuori del noto locale “Room 26” in zona Eur poiché ubriaco e molesto, sparò alla “cieca” verso l’ingresso del locale ferendo alcuni avventori, evento che destò sconcerto e scalpore a livello nazionale. Anche Frerè venne arrestato dalla Polizia in seguito ai fatti.
Delle Fratte Pierluigi si rese invece protagonista di un’ efferata rapina ai danni della gioielleria Mariani Gioelli sita in V.le Marx 139 (quartiere Casal dei Pazzi). L’uomo venne identificato durante le indagini dalla Squadra di P.G. del commissariato San Basilio, assieme al complice Marjanovic Mitar, personaggio di altissimo spessore criminale, poiché uno dei leader della famosa banda di rapinatori transnazionali denominata “Pink panters”, ovvero un gruppo composto da ex militari della ex Yugoslavia, Montenegro e Serbia e criminali locali, noto per rocambolesche rapine in gioiellerie di tutto il mondo.
Difatti, prima di tale rapina, gli operanti intercettarono una conversazione ambientale nei pressi della sala scommesse in parola durante la quale Delle Fratte Pierluigi e Marjianovic Mitar richiedevano agli appartenenti al sodalizio alcune armi precedentemente fornite da Delle Fratte per effettuare un “lavoretto”. Pedinati i soggetti e compiutamente identificati, gli stessi vennero ritenuti responsabili della rapina ai danni della gioielleria. A seguito di ulteriori indagini sui rapinatori, ne nacque un filone parallelo che si concluse con l’arresto in flagranza di reato per tentato sequestro di persona a scopo di rapina commesso con armi ai danni di un imprenditore, il giorno 10 aprile 2018 in zona olimpico, durante la partita di Coppa Roma-Barcellona, in collaborazione con la 5° sezione Antirapina della Squadra Mobile. In quel frangente venne arrestato il Marjianovic e altri due complici, tali Sirgiovanni e De Sanctis.
Tornando al sodalizio, si rappresenta che il gruppo, al fine di confondere i controlli degli investigatori, pianificava le sue azioni ed incontrava gli acquirenti di stupefacenti per lo più nel quartiere San Basilio, anche loro luogo di nascita e dimora, precisamente nella sala scommesse gestita dai fratelli Andrea e Daniele Cherubini denominata “Planet 365” e successivamente denominata “Quality bet” sita a Roma in via Fossombrone civico 135, motivo da cui prende il nome l’operazione “Bet&Drug”.
All’odierna operazione hanno partecipato 15 equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Roma, un elicottero della Polizia di Stato, 2 Squadre del Reparto Cinofili della Questura di Roma e personale della Squadra di P.G. del Commissariato Fidene –Serpentara per un totale di 100 operatori circa.”