Snack confezionati, biscottini, pane, succhi di frutta, sono i prodotti non consumati a mensa, inseriti in un contenitore dai bambini della scuola primaria dell’I.C. “Chiodi” alla Balduina, che hanno un pensiero di riguardo per i loro coetanei più sfortunati, a cui donano un po’ del cibo non consumato alla mensa scolastica. Poi ci pensano i genitori, che si alternano con i ragazzi più grandi della scuola media dell’I.C.“Ovidio”, a raccogliere gli scatoloni per consegnarli alla casa famiglia “Casa Betania” alla Pineta Sacchetti, che dal 1993 accoglie mamme con figli, bambini soli da zero a otto anni, e anche piccoli con disabilità. In questo modo nasce una catena di montaggio fondata sulla responsabilità dell’impegno e sull’altruismo consapevole. Il progetto del “riciclo alimentare” nelle scuole del territorio è partito anche quest’anno dal Comitato Balduina che lo porta avanti alla ”Ovidio” dal 2014 e quest’anno ha deciso di allargarlo all’elementare “Chiodi”.
Il progetto
I bambini hanno partecipato a lezioni con membri del Comitato Balduina in cui sono stati sensibilizzati sul problema dello spreco alimentare nel mondo, apprendendo come sia causato dall’incapacità di riutilizzare cibo ancora commestibile, così come avviene anche quotidianamente nella loro mensa. Il concetto fondamentale trasmesso ai bambini è stato quello di mangiare il giusto, senza esagerare, ma di non buttare il cibo in eccesso, prezioso per poter aiutare i più bisognosi. Per far loro comprendere gli scarti riutilizzabili, li abbiamo fatti giocare con delle formine raffiguranti gli alimenti, da inserire nello scatolone del riciclo (alimenti imbustati, frutta) o in quello per il compost (aperti o parzialmente consumati). “Dopo aver parlato con i ragazzi abbiamo abbiamo letto in quegli occhi curiosi e in quelle mani alzate desiderose di avere risposte alle proprie domande, innocente e autentico interesse verso ciò che siamo e ciò che, insieme, andremo a fare. L’idea di coinvolgere più generazioni è ciò che ci ha entusiasmato nel far ripartire in grande il progetto.”, dicono i volontari del Comitato. Sul profilo Facebook della Cooperativa “L’accoglienza” di Casa Betania si legge: “Abbiamo ricevuto le prime cassette di cibo provenienti dalla scuola media Ovidio, nell’ambito di un progetto di lotta allo spreco alimentare. Le cassette sono destinate ai bambini che frequentano il centro diurno “Nido d’ape” e alle loro famiglie. Questa volta ci sono venuti a conoscere due insegnanti, le prossime volte aspettiamo gli studenti e anche i genitori delle classi coinvolte.” “È dalle scuole che deve ripartire la rigenerazione di una società sostenibile – ha ribadito il professor Vincenzo Sanasi d’Arpe, presidente del Comitato Italiano per il World Food Programme, in occasione della “VII Giornata Nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare” celebrata il 5 gennaio – è importante, quindi, che l’educazione civica nel nostro tempo comprenda la sensibilizzazione sui temi della sostenibilità e dell’educazione alimentare”. Nelle mense delle scuole capitoline si praticano buone pratiche per una “ristorazione sostenibile”: le derrate conservate integre vengono ritirate da Associazioni di volontariato Onlus e donate alle mense dei poveri, gli avanzi di cibo parzialmente consumato dagli alunni sono destinati al consumo animale o al compostaggio, mentre il pane e la frutta non mangiati possono essere portati in classe o a casa, anche utilizzando una simbolica School Doggy Bag.