Il rischio sfratto
L’organizzazione in questi ultimi mesi non ha vissuto sicuramente i suoi momenti migliori e soltanto adesso genitori e volontari possono tirare un sospiro di sollievo. Con la delibera 140/2015, quella incentrata sul riordino del patrimonio capitolino e concretizzata dalla Giunta Marino, si era “aperta la porta” dell’abbandono dei locali entro il 31 gennaio. Il motivo dello sfratto va ricondotto quindi alla disposizione 140, “entrata a regime con l’arrivo del Commissario Tronca”. Grazie a questa ordinanza, il Dipartimento Patrimonio ha potuto inviare lettere a delle associazioni, esortandole a lasciare l’immobile entro dieci giorni dalla ricezione della raccomandata. A loro si chiedeva di versare un’indennità d’uso del bene pari al 100% del valore del mercato.
La mobilitazione dei cittadini
I residenti del Municipio III hanno fatto sentire la loro voce, insieme al Comitato di Quartiere Settebagni che ha inviato per mail una lettera alla sindaca della capitale, Virginia Raggi, al fine di ribadire l’importanza sociale di quegli spazi sociali. “L’obiettivo” – si legge nella lettera – era quello di “tutelare e salvaguardare il tessuto assistenziale e negoziare lo sfratto in modo da riaffidare i locali di via Salaria 1177 alla Misericordia e a Tartaruga Ohana”.
Il voto in Assemblea Capitolina
E la meta è stata raggiunta martedì 4 febbraio scorso, quando in Assemblea capitolina è arrivata la mozione condivisa in Commissione trasparenza. Il sì dell’aula Giulio Cesare ha sancito infatti la sospensione dello sfratto esecutivo della casa famiglia. Queste le parole di Marina Fava, componente del direttivo del Comitato di Quartiere Settebagni: “Stiamo aspettando che ci sia una presa di posizione da parte della Sindaca. Noi come comitato e insieme ai volontari dell’Ambulanza della Misericordia di Castel Giubileo attendiamo una risposta politica”. Sulla vicenda è intervenuta anche Maria Romano, assessore ai Servizi Sociali del Municipio III: “Abbiamo spinto l’amministrazione a trovare una soluzione possibile nel salvaguardare questi spazi socialmente utili. Nella Giunta capitolina è stata votata all’unanimità una mozione, presentata dal PD, per richiedere la sospensione dello sfratto. Adesso ci vuole la sostanza”.
Francesco Balducci