SMENTITO L’OTTIMISMO DELL’ASSESSORE FRONGIA
Fatto sta che, tra intoppi amministrativi e giudiziari, a otto anni dall’avvio della pratica e a 3 anni dai tagli di cubature e delle opere pubbliche imposte dalla maggioranza grillina, il progetto resta ancora impantanato. Lo sblocco previsto per gennaio ormai è saltato. Forse se ne riparlerà ad aprile. Ad infondere ottimismo era stato Daniele Frongia. L’assessore allo Sport del Comune di Roma, a dicembre, nel corso dell’evento “Il calcio e chi lo racconta” organizzato dalla Figc nella Sala Stampa dello Stadio Olimpico, aveva rilasciato alcune dichiarazioni sullo stato del progetto della Roma: “Vanno avanti gli incontri tra il Campidoglio e i proponenti per chiudere la Convenzione. Dopodiché la questione politica della Variante Urbanistica passerà in Assemblea Capitolina e poi andrà in Regione. Quindi si potrà iniziare”. Frongia, carico di ottimismo, aveva parlato anche dello Stadio Flaminio. “Sono state fatte alcune opere di bonifica” ha spiegato, ”Ora lavoriamo con Credito Sportivo, Cassa Depositi e Prestiti e Facoltà di Ingegneria Sapienza. Ci sono due ipotesi in atto e stiamo facendo degli approfondimenti di natura urbanistica. A gennaio penso che saremo in grado di illustrarvi cosa faremo per la riqualificazione definitiva del Flaminio, senza copertura e senza alterazione delle forme, a uso prevalentemente sportivo”.
RAGGI A CORTO DI CONSIGLIERI
C’è chi ritiene che la maggioranza Movimento 5 Stelle non sarebbe più tanto cementata. E che la sindaca potrebbe fare affidamento solo su 24 dei 28 voti totali. Tanto che le misure che dividono di più, come lo stadio, sembrano essere state congelate. Parallelamente si attende ancora l’annuncio da parte del Comune dell’accordo sulla Convenzione urbanistica, uno degli ultimi passi – contestuale alla Variante al piano regolatore – se non il più decisivo, perché è il “contratto” tra proponenti e istituzioni, per dare il via al progetto. Era atteso per Natale, poi per l’Epifania. Ma, causa vacanze e imminente passaggio di proprietà della Roma e dei terreni su cui dovrà sorgere lo stadio, si è finiti in uno standby in realtà scontato più che prevedibile.
AS ROMA CAMBIA DI PROPRIETÀ
Nessuna comunicazione ufficiale. Se si lavora, lo si fa sottotraccia. Intanto la trattativa per la cessione del club dalle mani di James Pallotta a quelle di Dan Friedkin sembrerebbe a un passo dalla chiusura. Limati i dettagli di massima, i tecnici stanno lavorando per definire i contratti relativi alle società che ruotano intorno alla Roma, per un investimento complessivo da parte dell’imprenditore californiano di 800 milioni di euro. Ùn passaggio cardine su cui non può non pesare la questione stadio.