BARBERINI: OLTRE 10 MESI DI STOP
Stiamo parlando di quelli che operano nell’area della stazione Barberini. Sicuramente il caso più spinoso, che sconta il sequestro da parte della magistratura del 23 marzo 2019, quando si è verificato il cedimento di una scala mobile (senza feriti). Atto secondo nell’ambito dell’inchiesta sulle carenze nella manutenzione sulle linee della metropolitana di Roma, scattata a seguito dell’incidente avvenuto a Repubblica in occasione di Roma-Cska Mosca del 23 ottobre 2018. I sigilli a Barbernini sono stati progressivamente revocati e la stazione doveva riaprire entro fine anno, ma è notizia di questi giorni che una delle scale mobili, la numero 335, non ha superato il collaudo effettuato dai tecnici dell’Ustif. «Si tratta di una delle due scale sottoposte a revisione generale», ha spiegato in commissione Gianni Nicastro. «Per le due scale sottoposte a revisione straordinaria invece – ha proseguito il direttore di esercizio – Ustif, in data 17 e 18 dicembre, ha dato parere positivo circa la continuazione del pubblico servizio delle strutture fino alla scadenza della revisione. Così com’è arrivato il nulla osta tecnico relativo all’altra scala per cui era necessaria una revisione generale. I lavori sulla scala 335 termineranno il prossimo 24 gennaio, ma per la riapertura si dovrà aspettare il collaudo di Ustif e il decreto dirigenziale della Regione». Come per dire che i tempi potrebbero allungarsi rispetto alla fine del mese. E comunque si parla di una riapertura solamente ‘in uscita’: a Barberini si potrà scendere dalla metro, ma non ci si potrà salire.
CORNELIA: DEFINITI I TEMPI
Tempi ben più lunghi, invece, per la stazione Cornelia, l’ultima in ordine di tempo a ricevere lo stop: «I lavori erano iniziati a stazione aperta. Ma serviranno altre 14 settimane a partire dal 1° gennaio», ha annunciato Nicastro. «Si dovrà effettuare la revisione generale di diciotto scale». Le tempistiche saranno grossomodo le stesse di quelle che hanno interessato le operazioni di revisione a Baldo degli Ubaldi, per cui sono arrivati proprio in questi giorni i nullaosta. Anche se per la fermata Cornelia si starebbe valutando un semaforo verde anticipato, nel caso non vi siano interferenze di cantiere tali da aspettare la consegna definitiva dei lavori.