Piazze e metro allagate. Che succede, colpa del maltempo?
“Non si può più gridare all’evento catastrofico, questi fenomeni di rovesci improvvisi sono una costante, ci sono responsabilità nel non saper adeguare la città aggravato dal fatto che anche una normalissima pioggia determina allagamenti perché evidentemente non c’è pulizia delle condotte”.
Un altro dato che salta all’occhio è la situazione del trasporto pubblico. In che direzione si va?
“La scelta di questa amministrazione, avversata da noi, di spingere Atac verso un concordato fallimentare ha avuto come conseguenza quella di non poter prevedere investimenti. Anche i tanto pubblicizzati mezzi nuovi che stanno arrivando sono mezzi acquistati dal Comune e poi noleggiati all’Atac con un meccanismo complesso, ma soprattutto non sono un numero adeguato. D’altronde, con Atac in concordato fallimentare, investire e rinnovare completamente il parco mezzi è impossibile”.
Voi di Fratelli d’Italia che ricette avete?
“La prima cosa sarebbe quella di investire fortemente nel trasporto pubblico locale: nuovi autobus e rinnovo delle metropolitane. Bisogna cominciare a lavorare sul controllo dei biglietti, pensiamo anche al ritorno di un controllore-bigliettaio a bordo dei mezzi, come già succede in tanti paesi europei”.
Invece su Roma Metropolitane?
“È stata fatta una scelta che noi abbiamo criticato, di liquidare la società, una scelta non compatibile con lo sviluppo di tutta la linea e della C in particolare. Ci hanno promesso che ogni lavoro in questo senso l’avrebbe fatto l’Agenzia della mobilità e che anche il personale di Roma Metropolitane sarebbe passato alla nuova agenzia, ma ad oggi tutto questo non è avvenuto e c’è solo un liquidatore che sta facendo il suo lavoro. La rappresentazione simbolica di questo fallimento sono le talpe della Metro C bloccate tra Fori Imperiali e Piazza Venezia dove probabilmente moriranno. Ad oggi le ipotesi di proseguire verso Farnesina o Grottarossa com’è scritto nel Pums, sono pure illusioni visto che c’è il fortissimo rischio che, quando arriverà la Metro C si fermerà a Fori Imperiali”.
La raccolta rifiuti è un problema spinoso e non risolvibile in poco tempo, cosa proponete voi di Fratelli d’Italia?
“Noi avevamo chiesto a questa amministrazione di proseguire il lavoro positivo che era stato fatto nella parte finale della giunta di centrodestra in cui era passata l’idea di rifiuti zero e Roma aveva fatto messo in atto, per la prima volta, la raccolta differenziata a cinque frazioni dove si era passati dal 17 al 40%. Per noi bisognava lavorare su quel modello, in abbinamento allo sviluppo dell’impiantistica, visto che la differenziata si basa sul riciclo. Purtroppo i Cinque Stelle hanno voluto cambiare modello di raccolta, facendo confusione senza muovere un passo nella costruzione di impianti. Certo, anche la Regione ci ha messo del suo perché non ha approvato il Piano Rifiuti e abbiamo assistito ad un vero e proprio gioco del cerino tra Zingaretti e Raggi. Oggi però ci siamo spinti troppo oltre: come fa la Regione a chiedere con un’ordinanza di risolvere in pochi giorni un problema che persiste da tre anni e mezzo. La conseguenza è che vengono scelte aree sbagliate per fare discariche o impianti. Abbiamo, anche per questo motivo, chiesto che si possa prevedere uno sgravio della Tari almeno per quei periodi in cui il disservizio è tale da imbattersi nei rifiuti tra le strade”.
I termovalorizzatori servono?
“Noi non crediamo che serva costruire nuovi termovalorizzatori, al massimo si possono usare quelli già esistenti per smaltire l’indifferenziato finché servirà ,visto che poi la percentuale di indifferenziata dovrebbe diminuire”.
Lo Stadio della Roma è stata definita un’opera di interesse pubblico, per voi va realizzato?
“A parte il silenzio che è calato da parte dell’amministrazione, ma sul progetto dello Stadio, al netto delle implicazioni penali che andranno verificate, i grillini sicuramente non hanno svolto un procedimento virtuoso, visto che rispetto al primo progetto hanno mantenuto tutte le criticità, aggiungendo un taglio di cubatura che è coinciso con un taglio di cubature di Opere Pubbliche, contrario agli interessi della cittadinanza. Connesso c’è il problema della Roma Lido che non può attendere una pronuncia sullo stadio: anche qui Regione e Comune stanno facendo un balletto, ma noi vogliamo risposte concrete sulle nuove fermate da realizzare e sulla volontà effettiva di investire su questa infrastruttura strategica per la città”.
Avete individuato il candidato per le prossime amministrative del 2021? Sarà di nuovo Giorgia Meloni?
“Posso dire con certezza che Giorgia Meloni non sarà il prossimo candidato visto che è proiettata, come lei stessa ha specificato, sul livello nazionale, anche se seguirà con particolare attenzione il percorso verso la nuova tornata elettorale. Abbiamo iniziato con degli incontri in cui stiamo facendo il punto su ciò che è stato fatto in questi anni e poi lavoriamo ad un programma elettorale attraverso l’ascolto dei cittadini, delle associazioni e dei comitati di tutta la città. Abbiamo fiducia che oltre al normale scontro politico, queste amministrative siano l’occasione per rilanciare la questione di Roma Capitale come una questione nazionale: non è una questione che interessa tutti i romani, ma tutti gli italiani visto che parliamo di una città che rappresenta il Paese nel mondo. Le questioni principali per noi sono i temi della sicurezza, del decoro, della gestione dei rifiuti e poi il tema dei poteri di Roma Capitale che credo possa unire e non dividere”.
Riuscirete questa volta ad andare uniti con le altre forze del centrodestra?
“Sicuramente si andrà in coalizione, non credo ci sia nessun problema, il nostro elettorato ha in più occasioni ribadito come ritenga giusto che la coalizione vada insieme, d’altronde governiamo molti comuni e molte regioni”.
Vi sentite, come Fratelli d’Italia, anche in virtù del radicamento che avete sul territorio, in diritto di decidere voi il candidato a Primo cittadino?
“Fratelli d’Italia è sicuramente in condizioni di esprimere un candidato sindaco, magari scegliendo anche tra diverse opzioni. Penso che gli alleati di questo siano ampiamente consapevoli. Naturalmente a noi ci interessa sederci con loro e confrontarci su tutto, anche sulle opzioni programmatiche per trovare la sintesi migliore. L’importante è arrivare a scegliere un nome in grado di vincere, ma anche di governare bene, perché questa città ha assolutamente bisogno di tornare a guardare al futuro in modo positivo
Luca Rossi