è partita la seconda fase del progetto di riqualificazione dell’ex cinema Apollo, il pregiato manufatto in stile liberty che aveva registrato una situazione di pericolosità sulla facciata di via Giolitti e che aveva poi vista confermata la presenza di amianto sulla copertura. Il bene, pur essendo vincolato per il pregio storico e architettonico, è stato affidato alla competenza del Simu dal 2018, sia per la tipologia dei lavori relativi alla presenza di amianto, che per la natura urgente dell’intervento. La prima fase dell’intervento è già conclusa e ha comportato l’incapsulamento della copertura tossica per neutralizzarne gli effetti. Si tratta di una misura provvisoria attuata al solo fine di isolare l’edificio da agenti esterni e per consentire la messa in sicurezza del sito, al cui interno sarà possibile proseguire con la bonifica. Per questi primi lavori compiuti l’Amministrazione capitolina ha messo a disposizione 120mila euro. Contestualmente alla conclusione delle opere di prima istanza, per accelerare l’intervento successivo, il SIMU ha bandito e concluso la Gara per l’affidamento dei lavori di bonifica interna relativi alla seconda fase. “L’avvio del secondo cantiere – annuncia la Presidente della Commissione Capitolina Cultura Eleonora Guadagno – è previsto in questo dicembre e l’intero intervento sarà realizzato entro la primavera del 2020. Grazie ad uno stanziamento di 550mila euro, inclusivi dei costi di rimozione dell’amianto – previa approvazione del piano di smaltimento da parte dell’ASL, saranno realizzati interventi strutturali di messa in sicurezza e raccolti elementi utili per una progettazione di riqualificazione futura del bene”. “Per il recupero complessivo dell’ex Cinema di via Cairoli, al fine di restituire questo storico spazio culturale alla collettività del territorio – conclude la Guadagno – seguirà una terza fase che prevede tra l’altro la dotazione dell’edificio di una nuova copertura, oltre al ripristino della originaria vocazione, con prevalente focus sull’audiovisivo. A ciò si potrà pervenire solo dopo aver stimato e destinato nuovi fondi pubblici. Per lo studio e la progettazione della nuova destinazione d’uso si seguirà un percorso partecipato e condiviso dalle istituzioni, dalla cittadinanza e dai diversi soggetti pubblici e privati interessati, secondo l’esempio virtuoso già sperimentato per il recupero del Nuovo Cinema Aquila”.
12/12/2019