Delle dieci aree, due sono nel Comune di Roma, un terzo a Castel Romano – sulla Pontina al confine con Pomezia, uno a Bracciano, uno a Sant’Oreste, due a Rocca di Papa, uno a Tarquinia e due a Pomezia, amministrato dal M5S così come Roma.
Rocca di Papa ha già espresso il suo No ufficiale. “Ci stiamo già attivando per fare di tutto per impedire che venga adottato un provvedimento tanto scellerato e noncurante dei residenti di un paese già in difficoltà – si legge sul sito web del Comune -. Ci muoveremo a tutti i livelli (Roma Capitale, Città Metropolitana, Regione, Governo e se necessario anche Unione Europea) per scongiurare uno scenario disastroso per il nostro amato paese”.
“Pomezia pagherà le conseguenze peggiori”, tuona il Pd pometino con il consigliere Stefano Mengozzi. “Una città che tra discariche e impianti già conta una decina di siti, ora dovrà ospitare altri due centri di trasferenza rifiuti che addirittura, secondo i vertici Ama, potrebbero diventare veri e propri impianti. Un terzo invece sorgerà a Castel Romano, proprio alle spalle del confine con il comune di Pomezia. Pomezia si rifiuta di risolvere i problemi della Raggi”.