In particolare, i Carabinieri della Compagnia Roma San Pietro hanno arrestato una ragazza di 29 anni, pregiudicata proveniente da Ardea, che insieme ad una ragazzina di soli 13 anni – quindi non imputabile – aveva appena sfilato il portafogli ad una turista Maltese sul Lungotevere Castello. Per la maggiorenne sono scattate le manette ai polsi con l’accusa di furto aggravato, mentre la minore è stata affidata alla madre.
Poco dopo, i Carabinieri della Stazione Roma via Vittorio Veneto hanno arrestato una ragazza bosniaca di 20 anni, pregiudicata e domiciliata nel campo nomadi di Castel Romano. Essendo una “vecchia conoscenza” dei militari, la ragazza è stata sottoposta ad un controllo d’iniziativa nella fermata della metropolitana “Repubblica” e a suo carico è emerso un provvedimento di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni. La giovane deve scontare la pena di 5 mesi e 19 giorni di reclusione per reati commessi quando era ancora minorenne, motivo per cui è stata portata nell’Istituto Penale Minorile di Casal del Marmo.
Inoltre alla fermata della metro “Spagna”, una ragazzina nomade di 17 anni, già conosciuta alle forze dell’ordine, è stata arrestata dai Carabinieri del Comando Roma piazza Venezia dopo aver sfilato il portafogli ad una turista filippina che stava viaggiando a bordo del convoglio. I militari, vista la scena, l’hanno immediatamente bloccata e portata in caserma.
A piazza Bologna, nella stazione della metro, i Carabinieri della Stazione Roma piazza Bologna hanno arrestato un pluripregiudicato di 46 anni, nella Capitale senza fissa dimora, che stava raggirando una donna romana. L’uomo aveva appena ceduto alla vittima un anello in metallo di colore giallo, spacciandolo per oro e mostrando una falsa punzonatura orafa, in cambio di 20 euro. Dopo lo scambio, sono immediatamente intervenuti i militari, che hanno bloccato il truffatore. Nel corso della perquisizione, il 46enne è stato trovato in possesso di altri 12 anelli della stessa fattura pronti per essere spacciati per preziosi e venduti ad incauti acquirenti. Trattenuto in caserma, il truffatore è in attesa del rito direttissimo.