NUOVE ASSUNZIONI: PRIMA QUELLI IN GRADUATORIA, POI NUOVI CONCORSI
A fare il punto sull’operato grillino in questa delicata materia è stato Angelo Sturni, consigliere comunale pentastellato, presidente della Commissione “ Statuto e Innovazione Tecnologica” e componente delle Commissioni “Urbanistica” e “Patrimonio”. “Come gruppo consiliare del Movimento Cinque Stelle – afferma Sturni a Il Caffè di Roma -, siamo sempre stati a favore, prima di tutto, dello scorrimento delle graduatorie e, quindi, dei concorsi e abbiamo sempre votato atti e provvedimenti in assemblea capitolina che andavano in questa direzione”. Il Consigliere parla poi delle azioni presenti e future: “Inoltre, abbiamo prodotto un altro atto di indirizzo, volto alla promozione di nuovi concorsi per nuove figure anche tecniche all’interno della macchina amministrativa di Roma Capitale: ovviamente questo dovrà avvenire solamente a valle della conclusione dello scorrimento delle graduatorie, sia interne che esterne, al momento in piedi”.
OK AD UN NUOVO CONTRATTO DECENTRATO PER DIPENDENTI
Tra le priorità certamente figura il nuovo contratto collettivo decentrato integrativo dei dipendenti di Roma Capitale, approvato recentemente in giunta comunale. È stato così ratificato il testo già firmato dalla sindaca Virginia Raggi, dall’Assessore al Personale Antonio De Santis e dalle organizzazioni sindacali di categoria, in cui si conferma e rafforza l’impianto del contratto firmato nel luglio 2017, che segnò il superamento dell’atto unilaterale. Ha sottolineato l’assessore De Santis sul tema: “L’approvazione certifica ulteriormente il lavoro di rigenerazione strutturale che stiamo garantendo alla macchina amministrativa capitolina. Nel complesso il 22% del corpo dei dipendenti capitolini è costituito da personale inserito negli ultimi 3 anni. Un percorso senza precedenti, a sostegno dei lavoratori e dei servizi per la città”. Dura critica al documento è arrivata, invece, dal Coordinamento Romano dell’Ugl, che ha denunciato: “É stata colpita duramente la fascia degli impiegati di categoria C, che rappresenta la base e conseguentemente la vera forza lavoro dei dipendenti. Aggirando normative superiori, che prevedono l’indennizzo degli incarichi di responsabilità anche a questi lavoratori, il Comune – ha aggiunto il sindacato – ha stabilito arbitrariamente che a tali incarichi potranno accedere esclusivamente coloro che rivestivano un ruolo apicale quasi un decennio fa, andando così ad inventare, una categoria nella categoria, assolutamente non prevista dai contratti nazionali”.