La città è fatta principalmente dei suoi abitanti. Riuscire a viverla nel migliore dei modi la può dipendere anche dalle piccole e singole azioni dei cittadini, che insieme cooperano per rendere il più possibile fruibile il proprio ambiente. Ed è proprio l’idea della cooperazione tra le varie realtà presenti sul territorio che ha animato un team multidisciplinare di giovani studenti romani dell’Università di Roma3, Elettra d’Amico, Filippo Colonna e Gianluca Santavicca che, in risposta ad un bando della Regione Lazio “StartCup Lazio” per le migliori idee di impresa, hanno creato una start up vincente ed innovativa per migliorare la propria città. I fondatori dell’applicazione, chiamata Tokeville, ne spiegano il funzionamento: “Il cittadino può scattare una foto, questa viene geolocalizzata e condivisa con gli utenti della zona, che attraverso un voto attribuiscono la priorità alla segnalazione. Le segnalazioni che ricevono maggiore priorità permettono agli utenti che l’hanno effettuata di accumulare punti, i nostri Toke, e ricevere in cambio vantaggi economici con i nostri clienti. La priorità segnalata verrà presa in carico e risolta in maniera rapida ed efficiente grazie all’intervento delle associazioni, dei cittadini ed alla partecipazione economica delle imprese. Infine saranno valorizzati attraverso sponsorizzazione i negozi che si prendono cura delle segnalazioni dei cittadini, stimolando così la loro partecipazione economica in cambio di visibilità”. I giovani fondatori si mostrano entusiasti: “Quello che vogliamo fare” spiega Filippo Colonna “è creare delle community fra i cittadini, che ad oggi si sono perse. Noi vogliamo che il cittadino torni a vivere la propria città in sinergia con tutte le sue componenti sociali e le componenti naturali. Questo creerebbe un clima molto più sereno ed efficiente”. Elettra D’Amico aggiunge “Vogliamo che il cittadino sia attore in prima persona della sostenibilità sociale ed ambientale” . Da non sottovalutare, infine, che attraverso l’applicazione, si potrebbe utilizzare la rete, uno dei mezzi più potenti e mal utilizzati degli ultimi anni, in modo finalmente costruttivo. L’applicazione sarà lanciata ufficialmente a fine febbraio, poiché si sta attualmente lavorando alla ricerca di sponsor e fondi per la creazione dell’applicazione, per la complessità della quale non basterebbero i 5.000 euro vinti con il bando regionale, ma ne servirebbero almeno 30.000. I fondatori affermano, però, che saranno organizzate le prime attività a metà novembre, probabilmente a Trastevere, zona scelta per la sua comunità già molto attiva sul territorio. “Il nostro obiettivo sarà poi quello di diventare un modello ed un punto di riferimento per tutta Roma ed oltre, cioè per ogni realtà che ha problemi di degrado” riferisce Filippo Colonna con grande entusiasmo. Anna Vincenzoni, Assessore per il decoro ed il verde pubblico del I Municipio, riferisce al Caffè i motivi della convenzione firmata tra il I Municipio e Tokeville: “Noi firmiamo spesso convenzioni per il verde ed il decoro, perché credo fermamente che i beni comuni debbano essere condivisi. Ci è piaciuta molto l’idea perché implica la partecipazione dei cittadini ed anche delle imprese locali, oltre ovviamente alla modalità di gestione, che è estremamente pratica e funzionale”. L’Assessore aggiunge, tuttavia, che spera che l’intervento in futuro possa non essere circoscritto alla sola pulizia di scritte od adesivi, quindi solo alla risoluzione di situazioni presenti problematiche, ma piuttosto aprirsi verso interventi a 360° gradi, come ad esempio l’inserimento di alberi o vasi , per il miglioramento della situazione attuale anche non problematica.“Il ruolo del municipio sarà quello di favorire le sinergie locali, quindi creare delle reti con associazioni o enti pronti a partecipare ed a sostenere il progetto” ed aggiunge “ oltre che a snellire tutte le procedure burocratiche per le autorizzazioni”. Riguardo alla situazione del verde pubblico e del decoro del I Municipio, l’Assessore Vincenzoni è tranquilla: “Ci sono delle situazioni da gestire, ma nulla di drammatico. Comunque ogni intervento di miglioria e supporto da parte dei cittadini o volontari può fare moltissimo”. I cittadini, che vivono il quartiere in prima linea, sono gli unici in grado di comprendere veramente le necessità del proprio quartiere e quindi scegliere le situazioni più urgenti da risolvere.
Valeria Boccardi
10/11/2019