L’intervento, condotto dal Nucleo Speciale di Polizia Valutaria, ha coinvolto anche altre province italiane, smascherando un’organizzazione criminale dedita all’abusivismo finanziario legato al rilascio di garanzie fideiussorie.
Arresti e sequestri in 12 province
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno portato all’emissione di tre misure cautelari in carcere e cinque agli arresti domiciliari.
Sono stati effettuati sequestri preventivi per 10 milioni di euro e perquisizioni domiciliari e informatiche nei confronti di 15 persone fisiche e 5 giuridiche.
L’operazione si è estesa alle province di Roma, Milano, Firenze, Rimini, Ferrara, Pesaro-Urbino, Rovigo, Bari, Brindisi, L’Aquila, Ancona e Verona.
Un sistema illecito tra appalti pubblici e contratti privati
Le indagini hanno rivelato che, tra il 2020 e il 2023, l’organizzazione ha rilasciato 109 garanzie, di cui 84 abusivamente e 25 false.
Tali operazioni hanno garantito appalti pubblici e contratti privati per un valore di circa 305 milioni di euro. Si calcola che l’incasso illecito di premi sia di circa 10 milioni di euro.
I responsabili operavano tramite una rete di professionisti e società, alcune delle quali con sede all’estero.
Le 37 persone indagate sono accusate, a vario titolo, di associazione per delinquere con l’aggravante della transnazionalità, esercizio abusivo dell’attività finanziaria e truffa aggravata. Il danno patrimoniale causato alle vittime è stato definito di rilevante entità.
Collaborazione tra le procure di Roma, Milano e Venezia
L’operazione è frutto di un coordinamento investigativo tra le Procure di Roma, Milano e la Procura Europea di Venezia.
In particolare, il Nucleo PEF di Milano e quello di Venezia, in collaborazione con il Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie, stanno eseguendo ulteriori perquisizioni e sequestri nell’ambito di procedimenti penali paralleli.
Il procedimento è ancora in fase di indagini preliminari e gli indagati sono da considerarsi non colpevoli fino a sentenza definitiva.
Le autorità continuano a raccogliere prove e a monitorare il fenomeno dell’abusivismo finanziario, che rappresenta una grave minaccia per il corretto funzionamento del mercato e della concorrenza.
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