Una decisione che ha suscitato l’indignazione dei genitori ma è stata dettata dalla mancanza di iscrizioni nelle aule scolastiche.
Le famiglie si sono mobilitate a chiedere un intervento al sindaco Roberto Gualtieri e all’assessora capitolina Claudia Pratelli.
La preoccupazione delle famiglie
Nella lettera inviata alle autorità, i genitori esprimono il loro dissenso ma soprattutto la loro preoccupazione.
Le famiglie evidenziano che la scuola è un “pilastro” fondamentale per il sistema educativo di San Lorenzo.
“Garantisce un servizio fondamentale per le famiglie che vogliono rimanere nel quartiere,” scrivono, avvertendo di come il rischio di una privatizzazione potrebbe trasformare la zona in un dormitorio per turisti.
I rischi per la comunità
La “Saffi” vanta da sempre la peculiarità di essere un presidio di multiculturalismo e accoglienza.
Per questo motivo la chiusura di due sezioni rappresenterebbe un duro colpo per la comunità.
La conseguenze più immediata, avvertono i genitori, potrebbe essere lo spopolamento del quartiere, in quanto le famiglie verrebbero private dei servizi essenziali.
Motivazioni e richieste
La chiusura è stata motivata dallo scarso numero di iscrizioni, ma i genitori segnalano che ci sono famiglie in lista d’attesa.
“Ci siamo riuniti il 24 maggio per discutere la situazione,” affermano, “e ci preoccupa la qualità della scuola e le conseguenze di queste chiusure.”
In particolare, le famiglie chiedono di non interpretare rigidamente le normative riguardanti il numero minimo di alunni per classe, suggerendo di ridurre a 20 i bambini per sezione.
“Le iscrizioni permetterebbero di mantenere cinque sezioni, rispettando il numero previsto di 18 alunni per classe,” affermano.
La risposta dell’assessora
Interpellata sulla questione, l’assessora Paola Rossi ha spiegato che l’amministrazione ha il dovere di razionalizzare la spesa, poiché attualmente ci sono 166 posti vacanti nel territorio.
“Dobbiamo spendere i fondi in modo oculato,” ha dichiarato, aggiungendo che le chiusure non riguardano solo la “Saffi” ma anche altre scuole in diversi quartieri.
Un ultimo tentativo
I genitori propongono di ridurre il numero di alunni per classe da 25 a 20, ma l’assessora Rossi precisa che tale decisione non spetta al municipio.
“Ho chiesto al dipartimento di riflettere ulteriormente su questa razionalizzazione,” ha affermato, “ma ci sono evidenze numeriche da considerare.”
Le sezioni che non raggiungeranno il numero minimo di iscritti non verranno chiuse, ma saranno utilizzate come laboratori o spazi per la scuola.
Con la speranza di un ripensamento, i genitori continuano a lottare per mantenere la vitalità della loro scuola, consapevoli dell’importanza che essa riveste per il futuro del quartiere di San Lorenzo.
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