Nelle prime ore di questa mattina il personale della Polizia di Stato della Digos della Questura di Roma e del Commissariato ‘Prati’ hanno rintracciato ed arrestato in flagranza differita (art. 8 L. 401/89) l’autore del lancio del petardo.
A suo carico gli inquirenti hanno contestato il reato di lancio di oggetti pericolosi in occasione di manifestazioni sportive e lesioni gravissime aggravate. La vittima infatti ha subito lesioni gravissime che hanno portato alla perdita di un orecchio, con prognosi di 60 giorni.
Secondo la risultanza delle indagini, l’autore del lancio del petardo sarebbe un 42enne, supporter laziale, non riconducibile ai contesti delle tifoserie ultras. L’uomo avrebbe precedenti di polizia per reati maturati nel contesto delle competizioni sportive e degli stupefacenti. È stato grazie all’analisi delle immagini dell’impianto di video sorveglianza dello Stadio Olimpico che gli investigatori hanno potuto identificare il presunto autore del gesto.
Nei filmati analizzati gli investigatori hanno potuto individuare l’autore del gesto nel momento in cui, alle ore 17:30 circa, durante le fasi di riscaldamento del derby, dalla Tribuna Tevere ha scagliato un petardo in direzione del settore Distinti sud est, colpendo due tifosi della Roma.
Gli investigatori si sono recati a casa dell’uomo e durante la perquisizione del suo domicilio hanno rinvenuto gli indumenti indossati in occasione del derby.
All’analisi degli indumenti posti sotto sequestro, in particolare le scarpe presentavano tracce di sostanza ematica. Un particolare questo già emerso dalle immagini oggetto di indagine.
A carico dell’arrestato il Questore di Roma ha già avviato l’istruttoria utile alla adozione del Daspo, ovvero il Divieto di Accedere alle manifestazioni SPOrtive, come previsto dalla legge italiana.
Nei confronti dell’arrestato sarà celebrato nella giornata di domani il rito per direttissima.
Nel frattempo la Digos e gli agenti del Commissariato ‘Prati’ proseguono le attività investigative per identificare anche gli altri soggetti che lo scorso 10 gennaio allo Stadio Olimpico, in occasione del derby, si sono resi responsabili di vari reati, sia all’interno dell’impianto sia all’esterno nelle fasi post gara.
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