Le 4 erano chiaramente finte vigilesse e sono in realtà 4 studentesse dello IED-Istituto Europeo di Design: si chiamano Debora Saracino, Letizia Di Sciullo, Eleonora Alescio e Virginia Ciani e fanno parte del movimento Altezza Reale, nato per dar voce al popolo dei bassi.
Le ragazze hanno portato avanti per le strade di Roma un serie di iniziative provocatorie per dimostrare in maniera ironica come molti luoghi della vita quotidiana (autobus, metro e supermercati) non siano “a norma di basso”.
Hanno girato per la città di Roma con un metro, misurando i passanti; tutti coloro più alti di 1,65 m sono stati “multati” con una finta multa, sulla quale era riportata la spiegazione dell’iniziativa. I passanti, un po’ stupiti, si sono comunque prestati ed hanno ascoltato con attenzione le rivendicazioni del popolo dei bassi.
La finta multa inoltre era accompagnata da un preservativo personalizzato, usato per provocare le persone “troppo alte” a non riprodursi, per salvare il pianeta. Le persone più basse invece sono state premiate con una coroncina d’oro, volta a sottolineare come la loro altezza sia un tratto distintivo e li faccia sentire speciali.
Essere alti in un mondo in cui tutto è realizzato tenendo conto della statura media può creare disagio nelle persone di altezza inferiore, che spesso devono chiedere aiuto per arrivare a determinati prodotti, posti sullo scaffale più alti dei supermercati, o per tenersi aggrappati alle apposite maniglie sugli autobus, poste molto in alto.
Prendendo spunto da un saggio della ricercatrice Mara Altman pubblicato sul New York Times, che porta avanti la tesi provocatoria che “chi è piccolo vive più a lungo ed è più ambientalista”, le quattro studentesse dello IED-Istituto Europeo di Design si sono espresse a favore dei bassi, rincuorandoli per tutte le volte che si sono trovati in difficoltà e facendoli sentire grandi ed orgogliosi di quello che sono.