Oltre 500mila euro annui che andranno a sostenere gli apicoltori per azioni di ripopolamento del patrimonio apistico, per l’acquisto macchinari e attrezzature, per assistenza tecnica e consulenze, per attivare collaborazioni con enti di ricerca e sviluppo, per la promozione commercializzazione di tutti i prodotti dell’alveare dalla cera, al polline, alla pappa reale, agli sciami, alle api regine.
Proprio nel Lazio sono state prodotte nel 2021 oltre 430 tonnellate secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale Miele e non c’è dubbio che quando si parla di apicoltura si parla di un settore strategico dall’alto potenziale di crescita, basta pensare che la produzione di miele in Italia non soddisfa il fabbisogno interno e che i settori d’interesse variano dalla nutraceutica, all’enogastronomia, all’omeopatia o apiterapia, all’estetica.
Ma oltre allo straordinario risultato raggiunto con OCM Miele va evidenziato che la Regione Lazio proprio a sostegno e salvaguardia del settore ha approvato con la legge regionale. 17/2022 ,una nuova norma per la salvaguardia e la valorizzazione dell’Apicoltura a testimonianza di quanto sia stato in questi anni forte l’attenzione verso questo settore.
Ha dichiarato in una nota l’Assessora Agricoltura, Foreste, Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Pari Opportunità della Regione Lazio, Enrica Onorati:

“L’apicoltura e i suoi protagonisti, api e apicoltori, sono tra i testimoni più preziosi e importanti di una agricoltura innovativa e sostenibile che pone l’uomo, i beni naturali e la conservazione del nostro ecosistema, al centro dei nostri obiettivi. Il Sottoprogramma apistico del Lazio mira a promuovere non solo l’importanza economica di questo settore ma anche la strategicità per la difesa dell’ambiente e la tutela della biodiversità, promuovendo la professionalità del settore, favorendo la formazione degli apicoltori, stimolando l’introduzione di innovazioni tecnologiche in azienda anche per migliorare la capacità di adattamento degli alveari ai cambiamenti climatici, promuovendo l’aggregazione tra gli operatori per migliorare la competitività e l’orientamento al mercato, sensibilizzare la conoscenza del settore, della filiera e dei prodotti, valorizzando il miele di qualità per diffonderne la conoscenza presso il mercato e il consumatore, anche attraverso azioni di informazione e promozione”.