“Le vie di Roma a Natale saranno illuminate come tutti gli anni e non resteranno al buio”.
A splendere saranno soprattutto le strade più centrali di Roma
“grazie agli accordi che abbiamo promosso con Bulgari su via Condotti e piazza di Spagna, con Fendi in Largo Goldoni e con le associazioni dei commercianti in piazza San Lorenzo in Lucina e in piazza Navona”.
E le periferie? Entreranno in campo
“i progetti che i singoli municipi stanno prevedendo come ogni anno con le associazioni territoriali”.
Il bando sulle luminarie, invece, non ha avuto fortuna:
“Era ambizioso perché mirava ad illuminare non solo le vie del centro storico, ma anche le periferie. Il tentativo è stato quello di coinvolgere i grandi marchi, non solo romani, in un progetto solidale che abbracciasse per la prima volta l’intera città. Per agevolare la partecipazione, inoltre, avevamo ottenuto il parere preliminare delle soprintendenze e previsto l’applicazione della tariffa pubblicitaria più bassa possibile”.
L’assessore fa sapere anche che “non era dovuto alcun deposito cauzionale” da 100mila euro, “come riportato da alcuni organi di stampa, ma una semplice fideiussione bancaria come stabilito dalla normativa europea sulle sponsorizzazioni”. Insomma, “le condizioni per ottenere un risultato importante c’erano tutte, ma la particolare congiuntura economica legata alla crisi energetica ha scoraggiato le adesioni delle società multinazionali che abbiamo incontrato nei mesi scorsi e che avrebbero rappresentato un valore aggiunto che a Roma non c’è mai stato”.