Con la caduta del Governo Draghi e l’esplosione della mega-maggioranza che lo sosteneva è sempre più certo l’arrivo imminente di nuove elezioni. E nuove elezioni vuol dire per tutti i parlamentari in carica attualmente doversi rimettere in gioco, col rischio stavolta di non essere eletti. Questi sommovimenti politici si ripercuotono prontamente anche sulle realtà ad esse collegate, le Regioni in primis.
Proprio in virtù di queste certezze, la Regione Lazio ci ha tenuto a precisare che la maggioranza giallo-rossa regionale è salva e, a prescindere dalle decisioni che saranno prese a livello nazionale riguardo le alleanze nel centrosinistra, nella Regione Lazio non c’è né ci sarà alcuna crisi politica.
“Rispetto a indiscrezioni stampa di queste ore- cita una nota emessa – , l’Ufficio stampa della Regione Lazio ribadisce di nuovo che nessuna decisione è stata adottata in merito alla presentazione di candidature alle prossime elezioni politiche. Unica certezza, che si torna a puntualizzare, è che non essendoci nella Regione Lazio alcuna crisi politica, è da escludere la concomitanza delle elezioni politiche con quelle regionali”.
Il commento del Direttore Stefano Carugno
In realtà per molti politici di “livello regionale”, l’occasione potrebbe essere certamente ghiotta per tentare il grande salto verso il “livello nazionale” e, alla base di tutto ciò, c’è il lavoro che certamente molti politici stanno già operando ‘sottotraccia’ per capire le reali possibilità di ottenere una candidatura al Parlamento nelle ormai certissime e imminentissime elezioni di Camera e Senato. Perché saltate queste, si rischia di dover aspettare altri 5 anni per aspirare al Parlamento.
Insomma l’occasione è ghiotta e non penso ci sia nessuno dei politici regionali che non stia pensando o non si sia già messo all’opera in tal proposito. Nulla di male, tutto legittimo: è il gioco della politica. Quello che interessa i cittadini all’atto pratico però è sapere se potranno nei prossimi mesi contare comunque su un Consiglio e una Giunta regionale nella piena operatività, per non rischiare di aggiungere gravi danni a famiglie ed aziende, già alle prese con quelli provocati da Covid, guerra, inflazione, siccità…
Insomma l’occasione è ghiotta e non penso ci sia nessuno dei politici regionali che non stia pensando o non si sia già messo all’opera in tal proposito. Nulla di male, tutto legittimo: è il gioco della politica. Quello che interessa i cittadini all’atto pratico però è sapere se potranno nei prossimi mesi contare comunque su un Consiglio e una Giunta regionale nella piena operatività, per non rischiare di aggiungere gravi danni a famiglie ed aziende, già alle prese con quelli provocati da Covid, guerra, inflazione, siccità…
23/07/2022
Stefano Carugno