Enrico Maria Forte, consigliere regionale in quota Pd, è il nuovo presidente della commissione Lavori pubblici, infrastrutture, mobilità, trasporti, del Consiglio regionale del Lazio, eletto con 5 voti (tre schede bianche). La carica era rimasta vacante dal novembre scorso, a seguito delle dimissioni da consigliere regionale dell’ex presidente della sesta commissione, Eugenio Patanè, nominato assessore alla Mobilità dal sindaco di Roma Capitale, Roberto Gualtieri.
Presidente, Forte, lei è il nuovo presidente della commissione Lavori pubblici, infrastrutture, mobilità, trasporti, del Consiglio regionale del Lazio. Quali le sensazioni e gli obiettivi?
“È una grande responsabilità: la presidenza di commissione è un ruolo di cerniera tra il territorio e l’assessorato di riferimento. Un enorme impegno anche per le tante competenze che l’organismo assomma. L’obiettivo è quello di portare a termine i dossier più delicati e di tracciare prospettive anche in vista della prossima legislatura e della nuova programmazione europea. Come presidente vorrò ascoltare il più possibile le istanze che arriveranno da tutte le province e da tutti i soggetti che ricadono nell’ambito delle deleghe riconosciute alla commissione stessa”.
La pandemia ha ridisegnato tutto: una delle nostre priorità è la Campoverde-Cisterna-Valmontone
Tanti i dossier alla attenzione della sua commissione. Quali le priorità in questo momento?
“Il passaggio di consegne è tutt’ora in corso: come sapete l’organismo è praticamente fermo da quando l’ex presidente è diventato assessore alla mobilità presso il Comune di Roma. Ma fortunatamente il lavoro strategico più ampio, da parte della Regione con giunta e presidenza in prima linea, non si è mai fermato. Come sapete la pandemia ha ridisegnato tutto, e seppure con il Pnrr non sia possibile finanziare infrastrutture, abbiamo una occasione enorme determinata dalla nuova programmazione europea 2021-2027 che mette a disposizione 4,4 miliardi di euro. Ma la cifra superà i 10 miliardi. Detto questo, una delle priorità è sicuramente la Campoverde-Cisterna-Valmontone, opera di collegamento autostradale commissariata, di cui a breve presenteremo tracciato e progetto. Inoltre l’ammodernamento del porto di Civitavecchia, il collegamento ferroviario Roma-Pescara solo per citarne alcune. Grande attenzione anche in vista del Giubileo a Roma, dove si prevedono già 220 milioni per implementare la linea tramviaria”.
Parliamo di infrastruttura, cosa ne pensa del progetto della Roma-Latina?
“Penso sia una opera utile e che debba essere aperta. Il presidente Zingaretti ne ha ribadito recentemente l’importanza ricordando che la fase espropriativa dovrebbe concludersi entro il mese di agosto. Come noto i ritardi accumulati non dipendono dalla Regione, ma la Roma-Latina rientra tra le priorità”.
La Roma-Latina resta un progetto importante, di recente l’ha ribadito anche il Governatore Zingaretti
Cosa pensare del passaggio di consegne dell’ex ferrovie concesse? La rinascita in particolare della Roma-Lido è possibile?
“Si è trattato di una operazione portata a termine con l’obiettivo di riqualificare una delle tratte più disastrate, nevralgica per la connessione di Ostia alla Capitale. Il passaggio è avvenuto un mese fa, e per quanto è di mia conoscenza la Regione vuole impegnarsi nel rilancio, rispondendo alle esigenze dei cittadini e dei comitati che quotidianamente segnalano criticità in quella tratta”.
Cosa sta facendo la Regione Lazio per implementare mobilità e trasporti sul territorio regionale?
“Gli assi portanti sono certamente l’efficientamento e la sostenibilità ambientale. Nel recente passato il rinnovo dei treni e autobus ha decisamente rivoluzionato il modo di viaggiare all’interno del territorio regionale, e continueremo con questa strategia con mezzi sempre più moderni ed ecologici, senza dimenticare la manutenzione delle strade interne funzionale al miglioramento della mobilità sia pubblica, sia privata. Penso che in tema di mobilità dovremmo insistere molto sulla digitalizzazione dei servizi, un asset sino ad oggi poco esplorato, ma che potrebbe avere tanti positivi risvolti soprattutto nel ridare fiducia a chi viaggia con mezzi pubblici, sia per lavoro, sia a fini turistici. Rendere chiara e fruibile universalmente l’offerta della mobilità collettiva pubblica e privata sarebbe una grande rivoluzione”.