Maggioranza e opposizioni trovano un accordo sul Piano del personale
Carenze di personale in Città Metropolitana di Roma Capitale, la giunta del sindaco Gualtieri a lavoro per l’implementazione della pianta organica nonostante le difficoltà economiche dell’ente. Il segreto per riuscirci si chiama anche Piano nazionale di Ripresa e Resilienza e la pioggia milionaria di fondi che l’ente metropolitano riceverà da qui ai prossimi anni per investirli in opere pubbliche e infrastrutture sul territorio. Anche in questa ottica, dunque, si può leggere l’accordo firmato recentemente tra l’Amministrazione della Città metropolitana di Roma Capitale e le sigle sindacali Cgil Cisl e Uil, che fissa un punto rilevante sulle capacità assunzionali dell’Ente, sia per quanto riguarda le specifiche assunzioni a tempo determinato legate all’attuazione del Pnrr, sia per la valorizzazione del personale dell’Ente, sia per ciò che concerne le nuove assunzioni destinate a colmare le annose carenze di organico, di cui soffre Palazzo Valentini da anni, determinate dalla congiuntura dei vincoli di spesa e dalle poche disponibilità finanziarie.
AMBIENTE, MOBILITÀ, SCUOLA, TESSUTO URBANO
La Città metropolitana, già impegnata nell’impiego delle risorse del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza, dunque, sarà così pronta a rispettare le scadenze del Piano per gli interventi sui vari settori chiave: dall’ambiente, al tessuto urbano, alla mobilità e al comparto scolastico. Interventi che, “se messi a terra rapidamente, contribuiranno a ridurre le distanze tra il centro e le periferie, migliorando la qualità di vita di tutti i cittadini dell’area metropolitana”, sottolineano da Palazzo Valentini. Non solo, nel rispetto delle funzioni di coordinamento previste dalle norme, la giunta Gualtieri intende pertanto semplificare e accelerare le procedure per l’individuazione e l’inserimento di nuovo personale (ancora non si conosce il numero delle assunzioni) funzionale all’attuazione del Pnrr nei Comuni del territorio.
VALORIZZAZIONE DEL PERSONALE GIÀ IN SERVIZIO
Nell’accordo tra ente metropolitano e parti sociali, infine, viene delineato il comune impegno di procedere alla valorizzazione del personale attualmente in servizio, utilizzando al massimo le opportunità messe a disposizione dalla normativa vigente, e alla revisione delle risorse previste in bilancio da destinare alle nuove assunzioni stabili, alla luce del superamento del turn over previsto con il decreto dell’11 gennaio 2022 per province e città metropolitane. Un vincolo che, unito alle ridotte entrate dell’ente e alle relative disponibilità in bilancio, non ha permesso negli anni passati di procedere a nuovi concorsi, determinando un progressivo depauperamento di risorse umane, essenziali al buon funzionamento degli uffici della Città Metropolitana di Roma Capitale. Con questa revisione del piano dei fabbisogni, che sarà condivisa con le parti sociali, l’obiettivo è dare finalmente una boccata d’ossigeno all’ente metropolitano, “investendo su figure fondamentali per esercitare al meglio il proprio ruolo sul territorio”, chiosano da Palazzo Valentini.
CONSIGLIERI D’ACCORDO
Della necessità di lavorare sull’inserimenti di nuovo personale e sulla valorizzazione delle risorse umane sono coscienti sia maggioranza che opposizione. Secondo il consigliere metropolitano Nicola Marini del gruppo Le Città della Metropoli, “la firma di questo accordo è fondamentale perché le risorse derivanti dal Piano nazionale di Ripresa e Resilienza trovino concreta applicazione su tutto il territorio metropolitano, in particolare per rispettare le scadenze amministrative e per dare un adeguato supporto tecnico alle tante opere pubbliche previste”, ha detto al Caffè di Roma. Di simile visione Massimiliano Ferrarini, esponente di minoranza: “colmare le carenze di organiche al fine di dotare l’ente metropolitano delle necessarie professionalità che consentano così di utilizzare al meglio i finanziamenti del Pnrr è il primo passo da compiere senza il quale l’intero impianto altrimenti sarebbe a rischio. Il Pnrr infatti rappresenta una opportunità unica per risolvere alcune insistenti criticità e problematiche sul territorio e di conseguenza un volano per un importante rilancio economico e sociale per la comunità: dunque ogni sforzo, anche assunzionale, teso a implementare la gestione di tali fondi è opportuno e necessario”.