La fine dello stato di emergenza, in programma dal 31 marzo, potrebbe portare alla rimodulazione del servizio di trasporto pubblico per il quale valgono ancora alcune restrizioni, dall’obbligo del green pass alla capienza ridotta. Il tema sarà discusso venerdì nell’incontro convocato in videoconferenza dalla Prefettura al quale parteciperanno Regione, Città metropolitana, Comune, Ufficio scolastico regionale, Trenitalia, Cotral e Atac. I nodi da sciogliere sono il possibile ritorno al 100 per cento della capacità a bordo dei mezzi e l’abolizione degli orari differenziati di ingresso nelle scuole secondarie di secondo grado. Difficile immaginare che Atac sia in grado di riprogrammare il servizio con ingresso unico in classe alle 8 se dovesse restare il contingentamento, non disponendo di vetture sufficienti: l’unica soluzione praticabile sarebbe il riempimento al 100 per cento, a meno che non arrivino risorse aggiuntive per implementare il ricorso ai bus privati. L’altra variabile è legata alla curva dei contagi, ieri in forte risalita nel Lazio. E però, almeno per ora, il governo non sembra intenzionato a rivedere i piani di uscita dalla crisi. I dirigenti scolastici non sono favorevoli al ritorno all’ingresso unico vuoi per il rischio di nuovi focolai, vuoi per la difficoltà a riorganizzare la didattica:
23/03/2022