Un esempio delle difficoltà è certamente legato alla diagnosi precoce. Nel caso delle patologie metaboliche ereditarie, denominate ‘malattie da accumulo lisosomiale’, una diagnosi tempestiva può cambiare radicalmente la storia naturale della patologia e la vita stessa del paziente. “Se non trattate, comportano danni progressivi e irreversibili a diversi organi e apparati- ha sottolineato Andrea Pession, presidente di SIMMESN (Società Italiana per lo studio delle Malattie Metaboliche Ereditarie e lo Screening Neonatale)- Per questo è fondamentale identificarle rapidamente e iniziare presto la terapia. Purtroppo però alcune di queste patologie, in particolare le malattie lisosomiali, non sono ancora inserite nel panel nazionale dello screening neonatale esteso, strumento essenziale per poter diagnosticare alla nascita, con il semplice prelievo di una goccia di sangue, patologie gravi e progressive che mettono a rischio la vita dei bambini”.
Di diversa origine ed epidemiologia, ma con analoghi problemi, sono alcune patologie rare del sangue, come la porpora trombotica trombocitopenica acquisita (aTTP), una malattia autoimmune della coagulazione nota anche come ‘sindrome di Moschcowitz’, che si manifesta con eventi acuti e imprevedibili a danno di organi vitali, come cuore, cervello e reni, che la rendono potenzialmente fatale. Proprio per le sue caratteristiche è fondamentale una diagnosi accurata e immediata dopo l’evento acuto, per impostare una corretta e tempestiva terapia ed evitare le conseguenze più serie. “L’aTTP ha un rischio di mortalità estremamente elevato, che può arrivare fino al 90% a seguito di un episodio acuto non trattato, il che rende necessario intervenire in estrema urgenza”, ha spiegato Luana Fianchi, dirigente medico del Dipartimento Diagnostica per Immagini, Radioterapia Oncologica ed Ematologia presso l’U.O.C. di Ematologia Geriatrica ed Emopatie Rare dell’IRCCS Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma. Fondamentali, dunque, sono la conoscenza della patologia per poter individuare correttamente i segni e sintomi, e avere laboratori attrezzati per la conferma diagnostica attraverso conta piastrinica e misurazione dei livelli dell’enzima ADAMTS13. “Le recenti linee guida specificano che il dosaggio dell’ADAMTS13 è un test fondamentale- ha fatto sapere ancora Fianchi- sia per poter intervenire sulla patologia in fase acuta sia per il successivo monitoraggio come prevenzione di recidive. Ma ad oggi il test non è ancora inserito nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), con conseguenti disparità territoriali nell’accesso dei pazienti a diagnosi e trattamento tempestivi”.
LE MALATTIE RARE – Le malattie rare sono una costellazione di moltissime patologie diverse, spesso gravi, croniche e/o progressivamente invalidanti, che in alcuni casi possono rivelarsi mortali. Un recente articolo basato su dati Orphanet ha identificato oltre 6000 patologie rare, di cui i 2/3 di natura genetica e per la maggior parte a esordio pediatrico. Spesso insorgono anche in età adulta con un impatto notevole sulla persona colpita e sulla sua famiglia in termini di qualità di vita, isolamento sociale e stigmatizzazione. Molte patologie non sono soltanto rare ma anche senza nome, senza diagnosi e senza cure.