La consigliera den Marta Bonafoni: “Siano centri di ascolto, raccolta delle segnalazioni e reindirizzo”
Avvicinare gli sportelli antiviolenza alle giovani donne, meglio ancora alle studentesse. La Pisana ha annunciato l’apertura di cinque sportelli all’interno delle principali Università del Lazio. La notizia arriva dalla giunta regionale che ha stanziato complessivamente 335mila euro per la progettazione e l’affidamento degli spazi dedicati all’iniziativa. Per ora quindi ogni struttura avrà un fondo di 67mila euro. Il primo ateneo a ospitare uno dei nuovi centri antiviolenza sarà La Sapienza, in zona San Lorenzo a Roma. Ma in città verranno premiati anche gli atenei di Tor Vergata e Roma Tre. A Viterbo, il centro, invece, verrà inaugurato all’Università della Tuscia, mentre, in provincia di Frosinone si troverà all’Università di Cassino. Nessuna attivazione invece per il Polo di Latina.
CI SONO GIÀ ALTRI 28 CENTRI REGIONALI
La novità rispetto agli altri centri esistenti, in totale 28 secondo il dato fornito dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, è che saranno tutti centri di riferimento all’interno di atenei universitari. “Nel Lazio ci sono già 28 centri antiviolenza a cui si aggiungono 12 case-rifugio – ha fatto sapere Zingaretti – , ma l’apertura di centri antiviolenza dentro le università della Regione è una novità assoluta di fondamentale importanza. Aumentiamo gli spazi fisici in cui tutte le donne, anche le più giovani, possono andare per iniziare percorsi di uscita dalla violenza. Lo facciamo nei luoghi della cultura, dell’educazione e della crescita, nei posti dove si apprende, con l’idea di promuovere la libertà, l’autonomia e l’autodeterminazione e di porre una ferma opposizione di fronte a costrizioni, comportamenti violenti e coercitivi”.
UN NUOVO STANZIAMENTO
“Con la delibera approvata dalla Giunta pochi giorni fa abbiamo ampliato ulteriormente l’impegno che la Regione ha riservato all’istituzione di nuovi centri antiviolenza all’interno dei principali Atenei del Lazio. Passiamo da 3 a 5 nuove strutture grazie agli ulteriori 134 mila euro stanziati da DiSCo Lazio che si affiancano ai 201 mila euro messi a disposizione dalla Regione con una delibera di ottobre”, ha spiegato Eleonora Mattia, Presidente IX Commissione Lavoro, formazione, politiche giovanili, pari opportunità, istruzione, diritto allo studio in Consiglio Regionale, “Un segnale importante con cui continuiamo a coniugare educazione e istruzione con il contrasto alla violenza di genere, investendo su presidi di supporto e prevenzione della violenza nei luoghi che quotidianamente sono attraversati da migliaia di studenti e studentesse delle nostre Città”.
MARTA BONAFONI
“L’apertura dei cinque nuovi centri antiviolenza rappresenta un’ottima notizia per la nostra regione, ancora una volta all’avanguardia anche sul tema”, è stato il commento di Marta Bonafoni, consigliera della Regione Lazio”. “Per questo è necessario impostare i futuri centri non come servizi generici, separati dalle realtà studentesche, ma come presidi agganciati al lavoro di ascolto, raccolta delle segnalazioni, reindirizzo e accompagnamento portato avanti dai collettivi in un’ottica politica e femminista, al fianco dei movimenti e delle associazioni che da anni si occupano di violenza di genere”. “Solo così potremo agire con efficacia e rafforzare realmente quella rete nata dal mondo dell’associazionismo e del Terzo Settore che ne rappresenta la linfa vitale”, ha concluso la consigliera.
NON SOLO GIOVANISSIME
I nuovi centri antiviolenza sono destinati principalmente alle studentesse, ma sono aperti a tutte le donne: oltre ad accogliere donne e minori in condizioni difficili, potrebbero essere utilizzati anche come spazio per promuovere percorsi di formazione rivolti a studenti e studentesse per diffondere una cultura di rispetto delle identità di genere.