Più poteri con una riforma di natura costituzionale. Poiché la Capitale sarebbe penalizzata in termini finanziari rispetto ad altre città del nord, tra le quali Milano. In sostanza serve un patto, «un accordo tra lo Stato e Roma Capitale, come fosse un vero e proprio contratto di servizio» per erogare più fondi, anche in relazione «ai servizi che la stessa Roma offre alla collettività nazionale». Roberto Gualtieri ieri ha segnalato alla Camera dei Deputati quanto Roma sia danneggiata sul fronte della spesa e dei finanziamenti rispetto agli altri comuni. In audizione davanti alla commissione Affari costituzionali, quella che sta definendo il testo da portare in Parlamento, ha prima illustrato i suoi propositi sulla riforma per dare più competenze e più risorse alla Capitale: è per la modifica dell’articolo 114 della Carta. Ma poi ha chiesto una vera perequazione da applicare già nella ripartizione dei fondi del Pnrr, senza dimenticare «la consistenza concreta, fisica, quotidiana che (visto il ruolo di Capitale, ndr) impatta ogni giorno sulla Polizia locale di Roma, sulla rete dei servizi, sulla raccolta dei rifiuti piuttosto che sulla viabilità, l’urbanistica e l’ambiente».
21/01/2022