Più aumenti di cubature e di superficie, cambi di destinazione ‘facili’, anche in barba agli adeguamenti antisismici, al consolidamento strutturale e all’efficentamento energetico, potrebbero presto essere concessi a tutti coloro che non vogliano necessariamente abbattere e ricostruire l’immobile di partenza, ma anche a chi vuole solo ristrutturare il proprio immobile, quindi dare corso ad un intervento di recupero molto più leggero e meno oneroso a livello economico. A farsi portavoce di tali istanze è il consigliere regionale Fabio Capolei (FI) che ha presentato una interrogazione urgente rivolta a Massimiliano Valeriani, assessore all’Urbanistica del Lazio, con cui chiede la modifica della legge regionale n.7 del 2017 che disciplina il recupero e la ricostruzione dei singoli edifici nel Lazio (si tratta della cosiddetta rigenerazione urbana) e, in particolare, dell’articolo 5 di questa stessa legge titolato: ‘Interventi per il miglioramento sismico e per l’efficientamento energetico degli edifici’. Istanze, quelle del consigliere Capolei, che potrebbero fare comodo – il condizionale è d’obbligo – al singolo utente che ha l’interesse ad ampliare il proprio immobile ristrutturandolo alla bene e meglio, o ancora di più agli addetti ai lavori o ai grandi operatori del settore che potrebbero rivendere a prezzi maggiorati case ristrutturate in realtà in malo modo. A poco più di un anno dalle prossime elezioni politiche che incoroneranno il successore del Governatore Nicola Zingaretti, continuano ad essere forti le pressioni politiche sulla Giunta Zingaretti bis per concedere ai cittadini ed agli operatori del settore edile poteri sempre più ampi e discrezionali.
LE PROPOSTE PER AUMENTI DI CUBATURA E CAMBI DI DESTINAZIONE D’USO

In soldoni, nel Lazio rischia di essere snaturata la rigenerazione urbana, ossia la buona pratica che prevede il recupero di immobili abbandonati con lo scopo di concedergli nuova vita per ridurre il consumo di suolo, uno dei mali della nostra società. Scendendo nel dettaglio, secondo il consigliere regionale Fabio Capolei è necessario favorire l’”ampliamento – così scrive in un comunicato stampa – della superficie abitativa (…) senza vincolare il premio di cubatura alla demolizione dell’immobile”. Inoltre, sempre secondo il consigliere Capolei, è necessario anche “legittimare – così scrive sempre nella sua nota stampa – i cambi di destinazione d’uso, in deroga agli strumenti urbanistici, per gli immobili che, a seguito di variazione, hanno mantenuto la stessa superficie”. Tradotto dal politichese, significa che se le richieste del consigliere Capolei fossero accolte, tutti coloro che decidono di non godere dei vantaggi dell’aumento di cubatura nei casi di ristrutturazione o recupero integrale, potrebbero invece avvalersi del cambio di destinazione ‘facile’ anche in deroga alla legge. “Questa modifica normativa – scrive sempre Capolei nella sua nota stampa – oltre a semplificare le operazioni ai cittadini e agli uffici pubblici preposti, consentirebbe ai Comuni di ottenere ingenti risorse legate agli oneri di urbanizzazione”, ossia ai soldi che i cittadini debbono pagare al comune in virtù della cosiddetta legge Bucalossi.
Pressioni sulla Giunta Zingaretti per concedere più discrezionalità al settore edile a discapito della sicurezza
IL RISCHIO DI TORNARE ALLE SPECULAZIONI EDILIZIE
Il settore edilizio non naviga in buone acque. Già in crisi da più di un decennio ha subìto un ulteriore e forte stop causato dall’emergenza Covid, ma poi anche una ripartenza nel corso del 2021 determinata dal “Bonus 110” che ha permesso agli operatori di tornare a lavorare. Il fenomeno dell’aumento dei costi delle materie prime rischia però di costituire una zavorra che potrebbe vanificare i benefici del “Bonus 110”. Ma concedere con disinvoltura la scorciatoia dell’aumento di cubatura o superficie, chiudere un occhio sui consolidamenti antisismici, o concedere cambi ‘facili’/scriteriati di destinazione d’uso anche nei casi di sola ristrutturazione rischia di costituire un incentivo solo alle speculazioni edilizie, cosa che costituisce l’esatto opposto dello spirito che dovrebbe guidare la rigenerazione urbana. Speriamo che ne tenga conto chi sarà chiamato a decidere la bontà delle richieste del consigliere regionale Fabio Capolei, ossia Massimiliano Valeriani, assessore all’Urbanistica del Lazio, e lo stesso Governatore Nicola Zingaretti.
LOTTIZZAZIONI SU AREE: IL PROCESSO È IN CORSO
Nel Lazio la Legge di Stabilità 2021 approvata ad agosto scorso ha concesso la facoltà di costruire edifici, fabbriche e impianti industriali anche su aree agricole, una cosa mai accaduta prima in nessuna altra regione d’Italia. La Presidenza del Consiglio dei Ministri, guidata dal premier Mario Draghi, ha presentato un ricorso alla Corte Costituzionale, massimo organo giudiziario italiano, contro tali disposizioni contenute in particolare negli articoli 64 e 75 della Legge di Stabilità 2021 varata dal Consiglio della Regione Lazio – e già in vigore –, che attualmente consentono di lottizzare anche aree verdi di pregio. Il ricorso giudiziario è stato depositato a metà ottobre 2021 e la causa giudiziaria è ancora in corso. Il nostro giornale ha chiesto informazioni in merito all’avvocatura regionale ed è al momento in attesa di ricevere informazioni.