Lo scorso mese di settembre, in piena notte, una pattuglia dei Carabinieri intervenne nei pressi di Piazza Cola di Rienzo, dove ad attenderla vi era in strada una giovane studentessa statunitense sotto shock. Sul momento, la ragazza aveva riferito ai militari di aver poco prima subito un’aggressione sessuale da parte di un uomo di circa quarant’anni. Nell’immediatezza sono state diramate le ricerche nelle vie limitrofe senza però trovare nessuno. Maggiori dettagli sono poi emersi a seguito della formalizzazione della denuncia da parte della vittima, la quale precisava agli inquirenti la dinamica, gli orari e i luoghi dell’aggressione.
In particolare, l’uomo si era avvicinato alla vittima con la scusa di fumare insieme una sigaretta ma dopo poco aveva iniziato ad abbracciarla, baciarla, palpeggiarla e violarle le parti intime. L’approccio morboso non sarebbe cessato al rifiuto della giovane che è stata seguita fino al pianerottolo antistante il proprio appartamento e costretta a subire i medesimi atti lungo tutto il tragitto. L’incubo è terminato grazie all’aiuto delle sue coinquiline, le quali, compresa la situazione di pericolo, sono riuscite con la forza a chiudere la porta di casa lasciando all’esterno l’aggressore e mettendo in salvo l’amica.
Così, i Carabinieri della Compagnia Roma San Pietro, coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma, acquisite le immagini dei sistemi di videosorveglianza dell’area e del condominio dove alloggiava la giovane, hanno potuto identificare l’aggressore in uno straniero che era stato controllato la sera stessa, proprio in quella zona, da un’altra pattuglia in transito a cui aveva destato sospetto per il proprio vagabondare. Creato pertanto un fascicolo fotografico, proprio quel sospettato veniva riconosciuto con certezza sia dalla vittima che dalle sue amiche.
Gli elementi indiziari raccolti, precisi, gravi e concordanti, hanno consentito l’emissione del provvedimento restrittivo da parte dell’autorità giudiziaria che è stato immediatamente eseguito dai Carabinieri.