Un quartiere “sospeso” da oltre dieci anni quello di Porta di Roma, dove la manutenzione ordinaria delle aree verdi continua ad essere solo un miraggio. Un esempio lampante, in tal senso, è costituito dai terreni ubicati in via Salvo Randone, dove la fitta vegetazione, che in alcuni punti può arrivare addirittura a superare i due metri, rende di fatto impossibile identificare possibili minacce all’incolumità dei cittadini, che temono di subire aggressioni da parte di vandali, sbandati e cinghiali.
L’ESASPERAZIONE DEI RESIDENTI – Una situazione insostenibile per i residenti della zona, che a più riprese hanno tentato di mettersi in contatto con l’amministrazione comunale capitolina, riuscendo infine ad ottenere una risposta direttamente dagli uffici della sindaca Virginia Raggi: “Ci siamo attivati diverse settimane fa per chiedere chiarezza al Campidoglio, non è ammissibile che centinaia di persone debbano avere paura persino di portare fuori il proprio cane perché al calar della sera, dagli arbusti che crescono senza alcun controllo e senza effettivi interventi di manutenzione, come sfalci e potature, potrebbero sbucare fuori persone malintenzionate o gruppi di cinghiali – afferma un comitato spontaneo di residenti locali – non stiamo chiedendo nulla, se non che i nostri diritti e la nostra sicurezza siano maggiormente tutelati”.
IL RIMPALLO DI RESPONSABILITA’ TRA COMUNE E MUNICIPIO – A seguito delle richieste avanzate dai cittadini, il Comune sarebbe intervenuto, specificando che la manutenzione dei terreni oggetto di dibattito non rientrerebbe tra le proprie competenze, bensì sarebbe appannaggio dell’amministrazione municipale: “Un continuo rimpallo sul chi deve fare cosa che non giova a nessuno di noi, poiché il problema persiste e non vediamo alcuna via d’uscita – dichiarano i residenti di via Salvo Randone – se necessario, promuoveremo una petizione e faremo sentire la nostra voce, non possiamo di certo restare inermi di fronte a questa ingiustizia”.
LA PROBLEMATICA DEI LOTTI CONVENZIONATI – Un sopralluogo approfondito nei pressi della zona sarebbe comunque stato effettuato, in accordo proprio con la cittadinanza, dall’assessore all’Ambiente del Municipio Roma III, Francesco Pieroni: “All’amministrazione comunale è mancato il coraggio di confrontarsi con i titolari dei lotti convenzionati in questione, di quei terreni spesso abbandonati e non regolamentati, che di fatto avrebbero dovuto essere consegnati a Roma Capitale, ma ciò non è mai avvenuto – ha affermato lo stesso Pieroni – La via giudiziaria non è la scelta migliore, poiché in questo caso il Comune potrebbe seriamente rischiare di uscire sconfitto. Tra l’altro – continua l’assessore del Municipio Roma III – i costi relativi alla manutenzione dei lotti, stimati tra i dieci e i dodici milioni di euro, non sono mai stati presi effettivamente in carico né dai privati che attualmente gestiscono i terreni convenzionati, né dallo stesso Campidoglio, tanto che la situazione di oggi è il risultato del mancato dialogo tra le due parti. Posso solo dire – conclude Pieroni – che in caso di vittoria del nostro candidato sindaco, Roberto Gualtieri, saremo senz’altro pronti ad intervenite per regolamentare gli spazi del quartiere Porta di Roma”.