Nella stessa data arriveranno aggiornamenti in merito al coprifuoco, che potrebbe essere posticipato se il quadro epidemiologico lo permetterà, sull’apertura dei centri commerciali nei weekend e sulle discoteche.
Ad unire le differenti questioni potrebbe essere il green pass, certificato valido per spostarsi da regioni di colori diversi se in possesso di vaccino o di tampone negativo.
NEL DECRETO RIPARTENZE MATRIMONI DIMENTICATI
Facciamo un passo indietro per quanto riguarda i matrimoni. Il ministro agli affari regionali Mariastella Gelmini aveva dato come possibile data per la ripartenza il 20 aprile dopo aver ricevuto protocolli da parte di alcune associazioni del settore.
Delusione per i promessi sposi al momento dell’approvazione del decreto riaperture: dal 26 aprile bar, ristoranti, cinema e teatri hanno potuto aprire – solo in zona gialla e solo all’aperto – ma per i matrimoni nessuna notizia. Il settore sembrava completamente dimenticato dal Governo tanto che nel decreto non compare neanche un accenno al wedding.
Durante alcune trasmissioni televisive lo stesso ministro Gelmini ha spiegato che è stato il Comitato Tecnico Scientifico a non dare l’ok ai protocolli per la ripartenza dei matrimoni.
COME STANNO LE COSE ADESSO
Per il momento, dunque, restano vietati i ricevimenti. Vuol dire che chi intende sposarsi può farlo, sia in chiesa che in Comune, ma dopo deve salutare gli ospiti e tornare a casa perché il governo non ha autorizzato i ricevimenti, neanche al ristorante e neanche con un numero limitato di persone o all’aperto. Queste regole valgono fino al 31 luglio ma, stando a quanto si apprende, ci saranno aggiornamenti.
COSA POTREBBE CAMBIARE
È sempre il ministro Mariastella Gelmini a comunicare che qualcosa potrebbe cambiare nei prossimi giorni. Con due post su Facebook (LEGGI I POST) e un videomessaggio su Instagram (GUARDA IL VIDEO) ha pubblicato alcuni aggiornamenti.
«Voglio dare una risposta a chi da giorni – si legge -mi scrive per sollecitare la ripartenza di questo settore. La preoccupazione di chi lavora con matrimoni ed eventi e di tante coppie sospese, in attesa di programmare o riprogrammare il giorno più bello della loro vita, è anche una mia preoccupazione.
Con il governo sto lavorando per comunicarvi una data il prima possibile e darvi – se l’andamento dei contagi ce lo consente – il tempo necessario per poter organizzare la ripresa. Basta feste abusive e assembramenti, ma regole chiare per chi vuole festeggiare il proprio matrimonio o tornare semplicemente al lavoro».
E ancora: «Sono al telefono con Rosalba, mi chiede quando potrà tornare al lavoro nel suo wedding store di Firenze. Stiamo lavorando per darvi una data. Il miglior ristoro per questo comparto fermo da mesi è la ripartenza».
«PRESTO UNA DATA PER LA RIPARTENZA»
Qualche informazione in più arriva dal videomessaggio su Instagram. «Voglio dare una risposta pubblica alle tante sollecitazioni che ho ricevuto rispetto al futuro del wedding. Sappiate che la preoccupazione dei molti operatori, ma anche dei tanti sposi che non vedono l’ora di fissare la data del proprio matrimonio e di poterlo anche festeggiare è anche una mia preoccupazione.
Ho incontrato la settimana scorsa alcuni rappresentanti di Federmep e Assoeventi e ho potuto constatare la bontà dei protocolli suggeriti al governo per garantire il distanziamento e per poter festeggiare i matrimoni in maniera sicura e senza determinare contagi o preoccupazioni per la salute.
Quindi sarà mio compito nel check che il Governo ha in animo di fare a metà maggio sulla base dell’andamento dei contagi e sulla base dell’andamento delle vaccinazioni contribuire a definire una data dalla quale il settore del wedding possa ripartire. Servono regole chiare, ma occorre consentire a questo importante settore di tornare ad operare».
CHECK 14 MAGGIO
Il check di cui parla il ministro Gelmini è in programma per venerdì 14 maggio. In questa data è prevista una riunione della cabina di regia sulle nuove riaperture. Il premier Mario Draghi riunirà attorno a un tavolo le diverse anime della sua maggioranza e, dati alla mano, scioglierà i nodi irrisolti. Tra questo, neanche a dirlo, c’è anche quello che riguarda il settore dei matrimoni.