LA PROPOSTA DELL’ASSOCIAZIONE BALDUINA’S E L’INCONTRO CON ALFONSI
Ed è così che il 10 Aprile scorso alcuni rappresentanti dell’associazione Balduina’s hanno incontrato la Presidente del I Municipio Sabrina Alfonsi, l’Assessore all’Ambiente Anna Vincenzoni e l’Assessore alle attività produttive Giulia Urso. Carlo Maria Bresci, Presidente di Balduina’s, insieme ad altri esponenti dell’Associazione, ha mostrato alla Presidenza del Primo alcune problematiche presenti sul territorio. L’incontro “itinerante” ha attraversato diverse aree del quartiere, dove il Presidente Bresci ha parlato della “battaglia per difendere il parchetto di Piazza della Balduina, i lavori in corso e lo stato dei marciapiedi, l’inadeguatezza di AMA, il bando per la concessione delle strutture di servizio pubblico di Monte Ciocci, il Mercato degradato di Piazza Mazzaresi e il sepolto Centro Anziani, il sostegno al commercio, l’abusivismo, il verde pubblico e le piantumazioni, l’attivazione della struttura salvavita ignorata da Comune e Municipio, le aree verdi, i mezzi pubblici”.
IL QUESTIONARIO
Problematiche e risorse del quartiere sono emerse anche da un sondaggio lanciato da Irene Canale, studentessa di ingegneria, la quale ha formulato un questionario, svolto da alcuni residenti. Tra i punti di forza è emersa la posizione della zona, seguita dagli spazi verdi e l’istruzione. Lo stato dei servizi, della vita culturale, del trasporto pubblico e della manutenzione stradale è risultato invece negativo e/o carente. In particolare la maggioranza dei partecipanti al sondaggio ha espresso contrarietà all’attuale utilizzo degli spazi verdi. Il questionario è stato svolto da 554 persone, in un Municipio che conta complessivamente circa 192mila abitanti. Balduina’s sembra mantenere l’intenzione di procedere nella richiesta di “distaccamento” dal Municipio XIV e di “annessione” al Primo che considera più affine “per conformazione sociale, antropologica e commerciale”. Secondo Balduina’s, inoltre, il sistema di decentramento amministrativo di Roma Capitale dovrebbe cambiare, ispirandosi a “una città suddivisa per quartieri omogenei invece che a raggiera”. Un sistema diametralmente opposto al modello di sviluppo basato su politiche e pratiche di integrazione ed inclusione sociale.