Lavoratori Amazon in sciopero il 22 marzo: “I consumatori ci sostengano”

Uno sciopero dei lavoratori Amazon, ma anche “uno sciopero del consumo”, che coinvolga tutti i cittadini. “Se tutti gli italiani lunedì non facessero ordini ad Amazon, ma li facessero anche solo il 23, arriverebbe un segnale fortissimo. I profitti sono legittimi, ci mancherebbe altro, ma non sulla pelle dei lavoratori”. Lo chiedono i sindacati in videoconferenza in vista dello sciopero Amazon di lunedì, il primo nel suo genere, proclamato per protestare sulle condizioni di lavoro nel colosso di Jeff Bezos addetti ai pacchi e driver.

SCIOPERO AMAZON: 40MILA LAVORATORI COINVOLTI

Lunedì 22 marzo infatti ci sarà il primo sciopero a livello nazionale. I primi sindacati a protestare sono stati quelle dei trasporti: Fit Cisl, Filt Cgil e Uilt. Poi sono seguite le adesioni delle federazioni dei precari e somministrati: Felsa Cisl, Nidil Cgil e Uiltemp, che rappresentano 9.000 lavoratori interinali della logistica. In totale, potrebbero essere più di 40.000 mila i lavoratori coinvolti nello sciopero di lunedì.

COSA CHIEDONO I SINDACATI

In una nota dei sindacalisti Maria Stella Vannacci e Salvatore Buono si legge: “Devono ascoltarci. Qui non c’è una filiera in difficoltà, ma una logica del massimo profitto che tiene banco non da oggi. Dobbiamo dare un segnale, in Italia non è possibile una situazione di condizioni di lavoro del genere. Abbiamo addetti che piangono perché non ce la fanno ad andare avanti ai ritmi attuali. Come cittadini utenti del commercio online siamo spesso esigenti su consegne e velocità, ma dobbiamo ricordarci che le nostre esigenze richiedono il sacrificio di qualcun altro. I cittadini siano consapevoli”.