LE NUOVE REGOLE NEL LAZIO
Sono giunte dalla Regione Lazio infatti alle Asl di Roma e provincia le nuove regole per la gestione delle varianti del virus Covid19. Non più test molecolari solo ai contatti ad alto rischio, ma si dovranno eseguire test molecolari anche ai contatti a basso rischio nel più breve tempo possibile dopo l’identificazione; fino ad oggi invece il test era prescritto solo ai contatti stretti di un contagiato.
Data la forte trasmissibilità delle varianti Covid, la Regione Lazio ha stabilito di rafforzare le regole e allargare lo spettro dei test molecolari anche a chi è entrato in contatto con una persona positiva per meno di 15 minuti, il cosiddetto contatto a basso rischio. La ricerca di contatti del paziente positivo si estenderà fino a 14 giorni prima.
COME SI IDENTIFICANO LE VARIANTI COVID
Come si stabilisce la presenza della variante inglese del Covid? Se il tampone risulta positivo, ma nel referto medico il gene S è negativo, allora il paziente viene indicato come sospetto portatore del ceppo inglese, ma occorrerà la conferma definitiva degli esperti dei laboratori analisi dell’ospedale Lazzaro Spallanzani di Roma per stabilire la presenza della variante UK.
Per i casi di sospetta variante la quarantena durerà 14 giorni, come avveniva nella prima ondata di pandemia, non più solo 10 giorni. Alcune Asl, come la Roma 4, vedono la necessità di chiedere, per i contatti a basso rischio, la quarantena preventiva, anche in caso di contatto rapido. Altre Asl, come la Roma 1 e la Roma 5, chiederanno per ora soltanto di eseguire il tampone.
IL 18% INTERESSATO DALLA VARIANTE INGLESE
“Abbiamo circa un 18% dei pazienti interessato dalla variante inglese. È una corsa contro il tempo, ecco perché è importante avere le giuste dosi di tutti i vaccini, sia quelli approvati che quelli in arrivo, di cui chiediamo che vengano fatte velocemente tutte le opportune verifiche degli standard di qualità”, ha spiegato l’assessore alla sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato.
VACCINI: DAL 1° MARZO IMPEGNATI I MEDICI DI MEDICINA GENERALE
Sempre l’assessore alla sanità ha annunciato che dal 1° di marzo tutti i medici di medicina generale del Lazio saranno impegnati nelle vaccinazioni contro il Covid. “Il primo marzo partirà la campagna con i medici di medicina generale, per noi è un punto straordinario”, ha detto l’assessore regionale Alessio D’Amato, durante l’inaugurazione svoltasi oggi a Roma del nuovo centro di vaccinazione Covid-19 all’Auditorium Parco della Musica. “Il Lazio è la regione che attualmente ha vaccinato il maggior numero di over 80, con oggi supereremo abbondantemente le 50mila unità. Confidiamo di concludere i cittadini over over 80 entro il mese di aprile e di proseguire il resto della campagna vaccinale”. LEGGI